Politica

Personale regionale trasferito alla provincia: Grisolia non dice la verità

COSENZA, 27 AGOSTO 2013 - Il consigliere provinciale Gianluca Grisolia non dice la verità, nonostante egli abbia una conoscenza approfondita della vicenda riguardante il personale regionale trasferito ai sensi della Legge n.34 del 2002 per averla seguita con grande attenzione. Cercheremo, quindi, di fare ulteriore chiarezza su una vicenda su cui non possono assolutamente esserci equivoci e strumentalizzazioni di parte.
La Provincia di Cosenza in questi ultimi anni, con una frequenza sempre più crescente, ha dovuto sopperire ai mancati trasferimenti finanziari relativi alla suddetta legge regionale, anticipando per un forte senso di responsabilità le spettanze stipendiali ed i relativi oneri accessori al personale trasferito e accumulando, pertanto, verso la Regione Calabria crediti considerevoli.

Ciò è stato possibile in virtù di un bilancio solido che, purtroppo, negli ultimi tre anni ha subito ripetutamente tagli iniqui ed ingiusti soprattutto da parte del Governo centrale.
A seguito delle vibrate e reiterate proteste da parte della Provincia di Cosenza in vari incontri avvenuti presso le sedi regionali, la Regione Calabria ha riconosciuto la propria esposizione debitoria.
Il 6 maggio 2013, presso il Dipartimento del Personale della Regione Calabria, si è svolto un incontro tra dirigenti regionali e provinciali inerente il riconoscimento dei debiti pregressi a favore dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza per il personale regionale trasferito.

L’incontro si è concluso con un verbale di accordo fra le parti, sottoscritto dai dirigenti dei due enti, con il riconoscimento di un debito da parte della Regione a favore della Provincia di circa 9 milioni di euro.
La Regione Calabria si è, altresì, impegnata ad adottare formale provvedimento amministrativo di attuazione dell’accordo inerente il riconoscimento della somma pregressa dovuta alla Provincia di Cosenza in relazione al costo del personale trasferito (ex Legge Regionale 34/2002), per come determinato.

Ad oggi la Provincia di Cosenza non ha riscontrato alcun segnale positivo circa il verbale di accordo tra le parti né assicurazioni sui tempi stabiliti per il trasferimento delle risorse.
Anzi, la Provincia si è vista costretta ad anticipare al personale le competenze stipendiali relative al mese di luglio.

Il Presidente Oliverio, avendo il dovere di tutelare le finanze dell’ente, aveva annunciato con largo anticipo che, dal mese di agosto, la Provincia non sarebbe stata più in grado di anticipare gli stipendi e sarebbe stata costretta a differire i termini di pagamento degli stessi in attesa dell’accreditamento delle relative somme da parte della Regione Calabria.
Il 26 agosto scorso, però, appena la Regione Calabria ha annunciato l’emissione del mandato di pagamento per le spettanze del personale, la Provincia ha, nello stesso giorno, predisposto tempestivamente i pagamenti al proprio tesoriere per il saldo degli stessi.

Ovviamente, pur comprendendo ampiamente le reazioni e le preoccupazioni del personale, si ribadisce che non esiste alcuna disputa storica tra i due enti, né alcuna azione discriminatoria tra dipendenti, per come incautamente sostiene il consigliere Grisolia, ma una assoluta mancanza di rispetto delle regole da parte della Regione Calabria, che ha avuto ripercussioni assai negative sulle finanze di un ente che, da sempre, si è contraddistinto per la sua correttezza, per la sua efficacia e per il razionale utilizzo delle risorse.
La Regione Calabria, quindi, deve assumersi le proprie responsabilità, dare compiutezza al trasferimento delle funzioni e delle competenze e trasferire il dovuto.

La Provincia di Cosenza, che ha il dovere di tutelare le proprie finanze che potrebbero, con il perdurare delle mancate erogazioni regionali, avere seri problemi di liquidità, chiede solo che venga saldato il pregresso e che le somme dovute per l’espletamento delle funzioni ed il pagamento del personale avvenga nei tempi previsti dalla normativa vigente.
 

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