Salute

Pericolo Super-Batteri: aumenta la loro resistenza agli antibiotici

BRUXELLES, 20 NOVEMBRE - Klebsiella e carbapenem sono termini molto probabilmente sconosciuti ai non addetti ai lavori: indicano rispettivamente il nome di un batterio implicato in alcune malattie dell’apparato respiratorio e intestinale ed un antibiotico di “ultima necessità” somministrato in casi di estrema urgenza.

Nel corso della “Giornata di sensibilizzazione al corretto uso degli antibiotici”, svoltasi ieri a Bruxelles, sono emersi alcuni dati allarmanti in merito all’aumentata resistenza agli antibiotici di alcuni ceppi virali.[MORE]

Secondo i dati forniti dal Centro europeo di controllo delle malattie (ECDC) le aree più colpite dal fenomeno sarebbe quella del sud ed est Europa, Italia inclusa. Nel nostro Paese in particolare l’evoluzione delle klebsielle è avvenuta molto velocemente e nel giro degli ultimi due anni: sino al 2009 solo un’esigua percentuale di batteri, circa l’1.4%, mostravano una tenace resistenza ai rimedi “aggressivi” al carbapenem.

Tra il 2010 e 2011 invece l’allarmante peculiarità, che sembrava confinata ad altri paesi mediterranei come la Grecia, considerata una delle peggiori nella “lista nera”, si è esponenzialmente diffusa anche da noi con punte del 16%.

Molto probabilmente una delle cause principali “dell’invasione dei super batteri” risiederebbe nell’uso eccessivo e spropositato di antibiotici: troppo spesso, anche per semplici raffreddori o lievi attacchi di febbre, si ricorrerebbe immediatamente all’utilizzo di farmaci con l’obiettivo di accelerare i tempi di guarigione. Ciò comporterebbe un doppio danno per l’utilizzatore: in primo luogo il corpo si abituerebbe eccessivamente all’intervento di sostanze esterne indebolendosi; in secondo luogo i batteri, restando a contatto prolungato con le sostanze antibiotiche, aumenterebbero sensibilmente la loro resistenza a questi ultimi dimostrandosi molto più aggressivi e tenaci nei successivi attacchi.

Gianluca Francesco Pisutu