Cultura e Spettacolo
"Perchè Sanremo è Sanremo?": intervista conclusiva a Massimo Emanuelli e pronostico sul vincitore
SANREMO, 11 FEBBRAIO - Domani partirà il tanto atteso e chiacchierato Festival della Canzone Italiana. La città di Sanremo è già in fermento da diversi giorni : i cantanti sono arrivati ed è cominciato il tran tran di interviste, incontri, e a volte anche scontri. Questo Sanremo 2013 si prospetta interessante sotto tanti punti di vista: la coppia Fazio - Litizzetto, la partecipazione di cantanti poco noti al grande pubblico e la voglia di sperimentare e quindi rischiare. Come andrà questa 63° edizione del Festival di Sanremo? Ne ho parlato con lo speaker Massimo Emanuelli[MORE],voce libera e controcorrente che ieri ci ha già raccontato, nella prima parte di una lunga intervista, il passato di Sanremo, gli anni d'oro e alcuni retroscena. Oggi con lui ho deciso di indagare sul Festival dei nostri tempi, su come sia cambiato e sul ruolo che ancore ricopre come evento storico e di costume.
Di seguito la seconda parte di un'intervista davvero imperdibile.
- Perché Sanremo è Sanremo?
Perché riflette l'Italia, nel bene e nel male, una ricorrenza come il Carnevale, i campionati mondiali di calcio, il Festival del Cinema di Venezia, forse il più popolare. In Italia ci sono 60 milioni di abitanti e 60 milioni di commissari tecnici della Nazionale, di critici musicali e di politologi, tutti dicono la loro naturalmente sentendosi i depositari del sapere. Oppure ha ragione mia moglie che da anni sopporta le tre settimane di lavoro e commenti coi miei solidali e maestri Gigi Vesigna e Maurizio Seymandi: un evento che rincoglionisce tutti. Anche durante Sanremo non mi dimentico dei mille problemi che ha il nostro Paese, come ti dicevo all'inizio una classe politica incapace, avida e corrotta ha distrutto il Paese, ma sono ottimista: colui che sarà il vincitore morale delle elezioni comunque, non lo dimentico, ha anche condotto Sanremo : Sanremo resta sempre Sanremo.
- E' ancora importante, oggi come oggi, partecipare al Festival di Sanremo?
Certo che è importante per il Comune (mi dicono che anche quest'anno nonostante la crisi c'è il tutto esaurito a Sanremo), per i cantanti, anche se poi sono successi effimeri, che fine ha fatto Marco Carta? Non per le vendite dei dischi, anche alcuni big della canzone (lontani da Sanremo) mi hanno confidato di non vendere più per via della rete, è importante un passaggio a Sanremo solo per fare serate.
- Parlando di Sanremo 2013, cosa ne pensa del "caso" Anna Oxa contro tutti?
Anna Oxa è un grande personaggio, controcorrente, lo è sempre stata, fin dalla sua prima apparizione sanremese nell'ormai lontano 1978. Un personaggio difficile, ma validissimo, me l'ha confermato pure Fabio Concato che ho appena intervistato che con lei ha fatto una tourneè. Come tutti i grandi personaggi senza peli sulla lingua pagherà (mi auguro di no per lei), non si disturba il manovratore. C'è una lista infinita di personaggi del mondo dello spettacolo, della politica, dello sport che sono stati emarginati per avere detto delle sacrosante verità che davano fastidio a quelli che Funari chiamava "i mafiosi" della politica e dello spettacolo, ad esempio lo stesso Funari, l'allenatore Zeman e tanti altri, non ti faccio nomi di politici perchè siamo in campagna elettorarale e vige la par condicio. Adoro gli anarchici, gli spiriti libertari, alla Gaber.
- Quindi la Oxa è davvero un cane sciolo, come Lei stessa si è definita giorni fa?
Ma i cani sciolti un po' individualisti un po' anarcoidi sono gli ultimi utopisti, purtroppo non si accontentano delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni ne hanno pieni i coglioni. Non ce la fanno a delegare se non si sentono coinvolti sono proprio allergici al potere i cani sciolti. Così cantava Gaber. Avrai capito benissimo perchè sto dalla parte della Oxa e dei cani sciolti.
- Cosa ne pensa, invece, del ritorno di Fabio Fazio al Festival?
Morandi è stato un grande conduttore ma dopo due anni era ora di cambiare, penso che anche per lui sia stato salutare, ha fatto un tour de force. Fazio ha già condotto con professionalità due Festival di Sanremo. Un grande professionista anche se non sopporto il suo buonismo. Personalmente non posso che dire bene di lui, a differenza di altri "divi" si è fatto intervistare da me, che poi mi dia fastidio la sua faziosità, questo è un altro discorso. Non è certo un cane sciolto, però è indiscutibilmente un grande conduttore.
- Sul finale, prima di salutarci, secondo lei chi vincerà Sanremo 2013?
Come ho già detto e scritto mille volte: due volte su tre becco il vincitore, ho indovinato due anni fa Vecchioni e l'anno scorso Emma, potrei sbagliare quest'anno.
Quest'anno è davvero difficile indovinare il vincitore perchè le canzoni sono due. I giornalisti tifano per Elio e le Storie Tese, vi è poi la truffa del televoto che favorisce Annalisa Scarrone e Chiara, da un mese gira la voce di Malika Ayane, alcuni membri della guria sono legati a Daniele Silvestri. Come sai il premio dellla critica è una cosa a sè stante, il nome del vincitore dovrebbe uscire fra questi e comunque almeno uno o due di loro sale sul podio. Ti lascio con questa frase criptica : "A Sanremo compare il Gatto Silvestro, l'aria è fredda ma chiara, c'è anche il gas elio e non tutti i mali ka vengono per nuocere", lascio a te le conclusioni.
Emanuele Ambrosio