Cultura e Spettacolo
Pentone: gioiello d'arte e spiritualità
Pentone (CZ), - 27 Gennaio Pentone: luogo da visitare.
Pentone è un piccolo paese alle porte di Catanzaro, poco distante dalla Sila Piccola, immerso nel verde, tra ampie valli e lussureggianti colline.
Il suo nome è di origine greca: Panta-Oinos, dalla voce panta oinos e cioè tutto vigne, oppure potrebbe essere una contrazione di Pente Eikona da cui cinque icone.
Le notizie più certe dell’esistenza di Pentone risalgono attorno all’anno 1272. In quell’anno, infatti, i padri Brasiliani introdussero il culto di San Nicola (protettore di Pentone) Vescovo di Mira ed edificarono in suo onore la bellissima Chiesa Matrice, un vero gioiello artistico.[MORE]
La Chiesa, è dotata all’interno di un organo a mantice, di alcune tele del ‘700, e di diverse statue che risalgono all’800.
Nella Chiesa, appare in tutto il suo splendore un bellissimo Oratorio della Real Confraternita del SS. Rosario, la cui costruzione avvenne nel 1619 in rendimento di grazia per la memorabile vittoria sui Turchi nel 1571 a Lepanto. L’Oratorio presenta stucchi ed affreschi importanti ed un altare in marmo imponente. Al suo interno la Chiesa custodisce la “Madonna col bambino e santi” del XVIII secolo, opera pregevole di un pittore anonimo.
Oltre alla Chiesa Matrice, un’altra Chiesa di grande pregio artistico, è il Santuario di Termine, a pochissimi chilometri di Pentone, Santuario Mariano, meta di pellegrinaggio.
La Chiesa, più volte ricostruita conserva il fascino e i “segreti” di tante guarigioni miracolose e custodisce il segreto di tante preghiere e speranze riposte da parte dei tanti fedeli, che ogni giorno fanno visita alla Madonna.
L’apparizione della Madonna delle Grazie o delle Trache, ha reso questo luogo, immerso nel verde - da cui si ammirano distese colline ed ampie vallate - un punto di riferimento preciso ed un luogo molto suggestivo, spirituale e molto conosciuto.
La Madonna di Termine, apparve ad una contadinella di nome Maria Madia e le disse: “qui è la mia dimora, qui dovrà rimanere la mia immagine”, da lì iniziò prima la costruzione di una Icona e successivamente di un Santuario.
La mancanza di atti storici e la presenza di dati parziali, non documentano con certezza ne la data esatta di apparizione e ne l’anno di costruzione del Santuario.
Ciò è dovuto alla distruzione del grande Archivio di Napoli durante un conflitto, in cui erano custoditi i documenti attestanti l’esatta collocazione storica.
Diverse testimonianze, perpetuate nel tempo, raccontano di fatti prodigiosi e miracoli avvenuti grazie alla intercessione della Vergine, come - giusto a titolo di esempio - la macchia di sangue di un agnello ucciso sul pavimento della Chiesa che spariva il giorno della Festa per poi riapparire, Il cieco che riacquistò la vista, gli zoppi che ripresero a camminare o lo scoppio di un petardo che lasciò incolumi i pellegrini.
Certo è che la Madonna di Termine accoglie ogni anno centinaia e centinaia di pellegrini e nei giorni che precedono questa antichissima festa, una serie di riti si svolgono in paese.
Come ad esempio l’accensione delle c.d.” luminere” (o luminarie), che consistono in dei gomitoli di stoffa imbevuti di nafta ed appesi a dei fili e che delimitano il percorso più impervio che la Madonna ripercorrerà la domenica successiva per raggiungere il suo Santuario, partendo da Pentone. Le luminarie accese sono davvero un bel colpo d’occhio.
Un’altra cerimonia, altrettanto suggestiva, è rappresentata dalla Litania, istituita nel 1950 e che prevede una processione di giovani fanciulle, le quali indossano degli abiti che rappresentano le figure emblematiche del Santo Rosario.
Tali fanciulle percorrono le strade del paese ed in processione raggiungono la Chiesa, l’ultima ragazza in processione è colei che più di tutte “somiglia” alla Madonna di Termine e veste quindi i suoi panni.
Pentone insomma conserva intatte nel tempo una serie di tradizioni spirituali e popolari che mantengono un legame molto stretto tra la Madonna e i pentonesi e non solo. Non mancano tanti momenti di preghiera, come ad esempio i "Marti e Termine" (i martedi di Termine). Per 7 martedi di fila, ci si incammina da Pentone e da S.Elia verso il Santuario, all'alba, per assistere alla celebrazione della S. Messa.
La nostalgia dei tanti emigrati in Canada li ha portati a “riprodurre” una Festa di Termine anche in Canada, dove si ripercorrono i momenti più salienti della Festa di Termine, con tanto di processione della Statua e banda musicale appresso.
Un legame con il proprio paese ed una devozione verso la Madonna di Termine spiritualmente indissolubile.
Mario Sei