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Pensioni, Senato approva, in via definitiva, il decreto sulle indicizzazioni

ROMA, 15 LUGLIO 2015 - Dopo i 310 sì della Camera, lo scorso primo luglio, è giunta, oggi, dal Senato, l'approvazione del decreto pensioni, divenuto legge, senza modifica alcuna rispetto il testo presentato due settimane fa. [MORE]

DECRETO E NUMERI

Con 145 sì, 1 astenuto e 97 no, è stato convertito in legge, il decreto, in scadenza il 20 luglio, inserito in agenda, dal Governo, dopo la sentenza della Consulta che aveva definito illegittimo, lo stop  per la rivalutazione, pensionistica, automatica, per quelle pensioni aventi importo superiore al triplo del trattamento minimo Inps considerato nel 2012 e nel 2013. Il blocco era stato inserito nel 2011 dal Governo Monti con il decreto "Salva Italia" (legge Fornero), decreto approvato, a suo tempo, con larga maggioranza. Il documento attuale, invece, prevede, tra le novità, un aumento delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali in deroga e la parziale restituzione con variabilità per quote. Variabilità, legata al livello della pensione, e al rapporto tra questa e il minimo previsto per legge.

I RIMBORSI PARZIALI E LE ALTRE NOVITA'

Saranno circa 4,4 miloni di persone ad ottenere "il bonus Poletti" dall'Inps, prevedendo, per il 2015, un totale di 2,18 miliardi di euro e 500 milioni, invece, per l'anno 2016. Questa manovra, però, restituirà, ad alcuni pensionati, solo il 12% del totale, a dirlo l'UpB (Ufficio Parlamentare del Bilancio).  Il criterio adoperato, sarà quello progressivo, permettendo, ai soggetti compresi tra il triplo e il quadruplo del trattamento minimo, una somma pari ad oltre un terzo del totale riferito alla indicizzazione mancata. Altra importante modifica, verificata dai pensionati già nel mese di giugno, è lo spostamento della data di erogazione delle pensioni al primo di ogni mese, nonché la "sterilizzazione" del tasso di "capitalizzazione negativo dei montanti contributivi". Tasso, emerso, in origine, durante la precedente annualità a causa della negatività del Pil. Misure, queste, non indicate dalla decisione della Consulta, ma richieste dall'Inps.

LE PROTESTE DEI SINDACATI

Quanto oggi approvato dal Senato, però, non ha suscitato il favore dei sindacati dei pensionati, ricevuti, ieri, dal presidente Pietro Grasso, a Palazzo Madama. Restituzione parziale, prevista dal primo agosto, e criterio di progressività hanno prodotto le proteste dei sindacati che chiedono, al Parlamento, di ripristinare il montante delle pensioni, incrementandone l'importo mensile onde evitare permanenti e gravi danni ai pensionati. Se il Governo avesse deciso di adeguarsi, pienamente, alla sentenza della Consulta, avrebbe dovuto imporre una copertura di 17,6 miliardi di euro.

Previsto per domani, dunque, un nuovo incontro tra i sindacati dei pensionati, e Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, ove verrà colta l'occasione per discutere anche dei nuovi interventi, annunciati in ambito pensionistico, dal Governo Renzi, per la prossima legge di Stabilità.

Fonte foto: lapresse.it

Ilary Tiralongo