Economia
Pensioni, Renzi: "Le misure ci saranno e non dipendono dalla trattativa con Bruxelles"
ROMA, 28 SETTEMBRE - "Sulle pensioni le misure ci saranno e non dipendono dalla trattativa con Bruxelles. Ovviamente non saranno multimilionarie, ci saranno con la logica dei piccoli passi: in pensione si può andar prima accettando una piccola penalizzazione dello stipendio, le minime avranno una sorta di quattordicesima, riusciremo a dare qualche soldo in più". Si è così espresso il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di un intervento su Rtl 102.5.
Nel giorno del confronto con i sindacati previsto per il primo pomeriggio di oggi tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, Renzi chiarisce che lo stanziamento dei fondi per le pensioni potrebbe essere inferiore a 2 miliardi come inizialmente ipotizzato ed arrivare ad un massimo di un miliardo e mezzo. Il punto centraledell'incontro sarà il cosiddetto Ape, ovvero una sorta di prestito per uscire anticipatamente dal lavoro: fino ad un massimo di tre anni e sette mesi.[MORE]
"In pensione - sottolinea Renzi - si può andare prima rispetto alle regole della legge Fornero e accettando una piccola penalizzazione dello stipendio, non gratis". Sulle pensioni minime, invece, afferma che "avranno una sorta di quattordicesima", e, stando alle sue parole, si riuscirà a "dare qualche soldo in più".
Ai microfoni di Rtl, il capo dell'Esecutivo, dopo le polemiche di ieri da parte delle opposizioni sulle affermazioni di un'ipotetica realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, torna a parlare di Referendum e lancia un monito: "Non si utilizzi il referendum in nome del desiderio di buttar giù il governo".
Luigi Cacciatori
Immagine da unita.tv