Economia
PENSIONI: i giovani lavoratori di oggi non avranno quasi nulla
Le Pensioni del futuro - La storia della cicala e la formica fa riflettere dopo la fine del progetto “Welfare ITALIA. Laboratorio per le nuove politiche sociali” portato avanti da CENSIS e UNIPOL. Dando un po’ di numeri, i lavoratori dipendenti sicuramente avranno una pensione che nel 2040 (ultimo anno utile per salvarsi dal tracollo) sarà pari al 60% dell’ultima retribuzione qualora, regolarmente abbiano compiuto nel 2040 i 67 anni di età e abbiano versato per 37 anni i contributi.
Quindi, stiamo parlando, di chi quest’anno ha compiuto/ha 38 anni di vita.[MORE] Dovrebbero perciò, ad oggi, aver lavorato già per 8 anni, cioè dall’età dei trenta suonati. Molto simile il calcolo per i lavoratori autonomi, l’unica differenza sta nell’anno in più (+1) richiesto per contributi ed età anagrafica. Ma siamo lì.
Ma arriviamo alla fascia dei più piccoli. Quelli che ad oggi hanno dai 24 ai 34 anni di età. Quelli nati negli anni ’80, per intenderci. Cosa ne sarà di loro? Presto detto: il 42% dei lavoratori dipendenti andrà in pensione intorno al 2050 (c’è davvero da credere alle favole, visto che sarebbe una scommessa sull’acqua calda credere che tutti i ragazzi adesso si tengano stretti un contratto così serio e duraturo). Per ipotesi assurda, comunque, anche questi pochi fortunati se la passeranno male: vivranno nel 2050 con MENO DI 1000 EURO AL MESE.
Essi in italia sono 4 milioni, al momento. In tutto questo, tra vent’anni, avremo una popolazione che per il 26% sarà di over 65enni. Persone quindi inattive sul mercato, almeno sul piano economico (che è quello che più ci interessa). Il sistema pensionistico quindi sarà inevitabile andrà in tilt: per problemi di compatibilità ed equità, anche verso chi non si è regolarizzato per nulla, nonostante abbia compiuto i 30 anni oggi.
In Italia, 2 milioni di ragazzi non studiano né lavorano. In Italia, ad oggi, si son tagliate le tutele per le generazioni future. In Italia, ad oggi, ci si sta preoccupando di tutto, ma il lavoro risulta un capitolo troppo difficile da regolamentare. In Italia, ad oggi, ci sono i soldi per sfamare i genitori e non i figli che ci sono e verranno. Quando un tempo erano i genitori che davano da mangiare ai figli. Ma adesso neppure lo Stato ci pensa più.
Anna Ingravallo
in foto, giovane sarcastica che sul lavoro tenta un nuovo "passo di carriera" da fonte repertorio
http:// quartieresanitaradio.blogspot.com