Cultura e Spettacolo
Pensaci Giacomino, un superbo Leo Gullotta al Teatro Comunale di Catanzaro per AMA Calabria 2018
"Ringraziamo dal profondo del cuore i tanti lametini presenti questa sera ma anche i tanti catanzaresi che hanno deciso di sostenere la nostra proposta. Lamezia e Catanzaro, il teatro che unisce. Spesso queste città sono state distanti, ci auguriamo che, attraverso la cultura, queste due realtà così importanti possano crescere insieme. Questa sera ricorre l'anniversario di una persona che si è occupata tanto di teatro in Calabria, Antonio Panzarella. Noi vogliamo ricordarlo perché se abbiamo fatto tanta strada è anche merito suo. Voglio rivolgere un ringraziamento in particolare ai ragazzi della Comunità di Catanzaro del Ministero della Giustizia che stanno facendo un progetto di laboratorio teatrale, noi li abbiamo accolti con grande gioia perché, al di là dei risultati del botteghino, ciò che è più importante è crescere insieme", è un soddisfattissimo Presidente dell'associazione culturale A.M.A. Calabria, Francescantonio Pollice, che ha dato il via, in un Teatro Comunale di Catanzaro sold out, alla serata dedicata alla novella del Premio Nobel Luigi Pirandello, 'Pensaci Giacomino', secondo spettacolo della prestigiosa rassegna AMA Calabria 2018.
"Il professore Agostino Toti, settantenne, sposa, per beneficarla, la giovane figlia del bidello della scuola dove insegna; la bella Lillina Cinquemani, infatti, e’ stata allontanata dalla sua famiglia perché incinta e impossibilitata a sposare Giacomino, il fidanzato povero, che non può mantenerla. Il professore pur essendo legalmente il marito di Lillina, la considera una figlia, accetta in casa le visite dell’amante Giacomino e si è affezionato al loro figlioletto Nini’ come un nonno; allorché inaspettatamente riceve una cospicua eredità, fa assumere dalla banca che custodisce il suo denaro lo stesso Giacomino come impiegato. La situazione produce scandalo, invidia e malignità nella cittadina di provincia in cui vivono i protagonisti della storia: i genitori di Lillina, per salvare la faccia, rifiutano di frequentare la casa della figlia; Rosaria, la sorella maggiore di Giacomino, con la collaborazione del prete don Landolina, pur di allontanarlo dalla scabrosa relazione, lo fa fidanzare con una sua amica . Quando finalmente il vecchio professore capisce che la nuova situazione minaccia la sua protetta, prende il piccolo Nini’ e si reca nella casa della signorina Rosaria e di Giacomino per convincere quest’ultimo con la famosa frase “Pensaci, Giacomino! ” a tornare e a restare definitivamente nella sua vera famiglia, quella che lui gli ha regalato, formata da lui stesso, da Lillina e dal figlioletto, con tutti i vantaggi umani, affettivi ed economici che ne derivano, senza curarsi dei pettegolezzi, delle invidie e del perbenismo ipocrita della gente"(Balbruno).
Uno straordinario Leo Gullotta ha interpretato il professore Toti, trasmettendo tutta la saggezza e l'umanità di questo personaggio. Dapprima arrabbiato con lo stato perché lo aveva pagato poco, deciso, quindi, a non vanificare il lavoro prodotto e le sofferenze che aveva patito, facendo beneficiare, sposandola, una giovane ragazza, della pensione che da lì a breve avrebbe ottenuto. Successivamente viene fuori tutta la sua sensibilità accogliendo e sposando la giovane Lillina e riuscendo, addirittura, ad amare come un figlio il suo fidanzato Giacomino e come un nipote il suo piccolo Ninì. Infine tutta la sua forza morale opponendosi ad una società ipocrita. Il momento più alto lo raggiunge quando si oppone a Don Landolina urlandogli:«Che crede? Lei neanche a Cristo crede!».
Se il professore è saggezza, la Lillina di Federica Bern è sentimento, tanto amore per Giacomino e per il piccolo Ninì in arrivo.
Ad essi si oppongono i falsi moralisti che diventano sempre più pressanti come i genitori di Lillina, Valerio Santi e Rita Abela, che ritengono la gravidanza uno scandalo e non esitano a mandare via di casa la figlia; il Preside Diana, Liborio Natali, che chiede al professore di dimettersi ed andare in pensione; Rosaria, sorella di Giacomino, Valentina Gristina, che , con la collaborazione di don Landolina, un superbo Sergio Mascherpa, devoto in apparenza ma in realtà grande ipocrita, tentano di allontanare Giacomino da Lillina facendolo fidanzare con un'altra ragazza.
Il difficile compito di interpretare l'evoluzione del personaggio Giacomino spetta a Marco Guglielmi, innamorato e disposto a tutto per sposare Lillina, prima, condizionato da Rosaria e don Landolina, poi, e, infine, capace, grazie alla profondità del discorso del professore Toti, di rispondere all'invito 'Pensaci Giacomino' scegliendo la sfida al pregiudizio, consentendo, così, la vittoria dei sentimenti contro l'ipocrisia.
Tanta simpatia ha riscosso Gaia lo Vecchio nel doppio ruolo di serva in casa del professore e serva in casa di Rosaria.
"Un bravissimo e maturo Leo Gullotta, mi è piaciuto davvero tanto!! BRAVIIII anche tutti i componenti della sua compagnia di Catania che son stati di un ritmo strepitoso e la regia di Fabio Grossi... superlativa! Evvivaaaa il buon teatro, ossigeno per la mente!", ha commentato alla fine Romina Mazza, Direttore Artistico del Laboratorio Teatrale Acli Nuovascena, presente in sala.
Il pubblico ha sottolineato il suo gradimento con numerosi applausi ed ha omaggiato l'eccezionale performance di Leo Gullotta con una lunga standing ovation. Lo straordinario attore, che ha ricevuto in omaggio una produzione dell'orafo lametino Eugenio Rocca, si è concesso, con grande disponibilità, al pubblico per le foto di rito.
Dopo 'La Guerra dei Roses', un altro successo per il cartellone AMA Calabria 2018 che sta confermando l'assoluta qualità delle stagioni precedenti.
Saverio Fontana