Estero

Penisola iberica in rivolta: in migliaia in piazza contro i tagli del governo

MADRID, 30 SETTEMBRE 2012- Sono scesi in piazza ancora per gridarlo in faccia al governo che loro non ci stanno. Ieri, per la terza volta in una settimana, migliaia di persone hanno invaso plaza de Neptuno, nel cuore di Madrid, per far sentire la propria voce. La manifestazione, convocata dagli indignados, è stata organizzata per protestare contro i tagli alla spesa pubblica e ai sussidi e contro il congelamento degli stipendi del pubblico impiego.[MORE]

La tensione si è alzata velocemente nella capitale spagnola infuocata dalla crisi che sta provando l’intero Paese ormai da mesi. Per qualcuno è bastato un cartello con scritto “no” per ribadire l’opposizione alle misure adottate dal governo Rajoy, altri hanno optato per i classici e assordanti fischietti. La causa di questa ennesima scesa in piazza è la presentazione da parte del governo della finanziaria 2013, nella quale si prevede un taglio alla spesa di 40 miliardi di euro. E il popolo non ci sta alla maxi misura di austerità richiesta dell’esecutivo conservatore.

La Spagna poi non è l’unico paese ad insorgere. Anche il Portogallo ha indetto una manifestazione “contro il furto dei salari e delle pensioni di anzianità”, come l’ha chiamata la Cgtp, la principale confederazione sindacale del Paese. E in migliaia hanno risposto, riempiendo Placa del comercio a Lisbona. Anche qui si cerca di fermare il governo di centrodestra dal presentare misure imposte sul rigore. Una penisola iberica provata dunque, ma ancora combattiva.

Federica Sterza
 

Foto www.lettera43.it