Cronaca
Pedofilo ucciso a Telesino, due arresti
BENEVENTO, 28 DICEMBRE - Due persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Benevento per l'omicidio di Giuseppe Matarazzo, l'ex pastore 46enne ucciso a Frasso Telesino il 19 luglio scorso nei pressi dell'abitazione dei genitori, dove viveva da circa un mese, dopo essere uscito dal carcere. Il gip del tribunale di Benevento ha accolto la richiesta di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di due persone. I dettagli dell'operazione verranno illustrati dal procuratore di Benevento, Aldo Policastro, nel corso di una conferenza stampa in procura convocata per le 11,30. Matarazzo aveva appena finito di scontare una condanna a 10 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una 16enne di Frasso Telesino, che fu trovata impiccata nel giorno dell'Epifania del 2009. L'ex pastore e' stato ucciso da alcuni colpi di pistola esplosi da un suv, a bordo del quale c'erano due persone che gli avevano chiesto di avvicinarsi all'auto con la scusa di chiedere un'informazione.
Gli inquirenti sono gia' sulle sue tracce e cercano riscontri. Hanno individuato la sua vettura, una Fiat Croma intestata a un familiare ma in uso a Massaro. L'auto, grazie a una mappatura del sistema Gps incrociato con i dati della cella telefonica di Frasso Telesino, e' stata sul luogo dell'omicidio nei giorni precedenti e nell'ora del delitto e poi non e' piu' tornata nei paraggi; inoltre corrispondeva anche alla descrizione di un testimone che l'aveva incrociata quella notte del 19 luglio scorso sulla strada per Sant'Agata de' Goti con la targa coperta da del nastro adesivo. Da qui partono i riscontri, le intercettazioni e i carabinieri arrivano anche a un altro complice, il 30enne di San Felice a Cancello. I due non hanno alcun legame con la vittima e neppure con la famiglia della ragazzina morta suicida. Sarebbero stati assoldati da chi aveva un movente.
"Un movente imponente", come lo definisce il procuratore di Benevento, Aldo Policastro. Al momento risultata indagato, ma a piede libero, il padre della 15enne, e non ci sono altri familiari indicati come ipotetici mandanti. L'uomo pero' non risulta legato ai due uomini arrestati oggi. Da qui l'ipotesi investigativa che ci siano altre persone coinvolte. Una terza nell'esecuzione materiale del delitto, altre come intermediari. Per i mandanti, i sospetti rimangono concentrati sulla famiglia della vittima di abusi per i quali Giuseppe Matarazzo, stroncato da 5 colpi di pistola, era stato condannato quando aveva 35 anni, ammettendo il rapporto con la ragazzina, ma spiegandolo come una relazione sentimentale a tutti gli effetti. Le indagini non sono quindi concluse, ma la svolta e' stata impressa anche da un'intercettazione nella quale Giuseppe Massaro lascia intendere chiaramente che e' alla ricerca di documenti falsi per poter fuggire dall'Italia. I due arrestati saranno ascoltati dal gip del tribunale di Benevento nei prossimi giorni per l'interrogatorio di garanzia.