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Pedofilia, polizia australiana in Vaticano per interrogare il cardinale Pell

CITTÀ DEL VATICANO, 27 OTTOBRE - Il cardinale australiano George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia, è stato interrogato nei giorni scorsi dalla polizia australiana, in Vaticano, sulle accuse di abusi sessuali su minori. Da tempo la polizia dello stato di Victoria indaga, in seguito a due denunce che per fatti accaduti tra gli anni '70 agli anni '80, quando l'attuale porporato occupava posti di rilievo nelle diocesi di Melbourne. [MORE]

Pell deve difendersi anche dall'accusa di avere insabbiato presunti abusi compiuti da altri sacerdoti a Ballarat quando era all'inizio della sua carriera episcopale. Il collaboratore di Papa Francesco ha deciso di non avvalersi della immunità diplomatica vaticana e di rispondere alla giustizia civile, comparendo, a febbraio scorso, davanti alla Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse (Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli Abusi sessuali sui Minori), in collegamento video da Roma. Ora, come riferisce la polizia di Victoria, il cardinale ha ricevuto gli agenti in Vaticano, assicurando la sua cooperazione fino alla conclusione delle indagini.

Anche il Pontefice, interpellato dai giornalisti a luglio scorso, si era espresso sulle accuse che riguardavano Pell: «Le prime notizie arrivate erano confuse. Erano notizie di quarant’anni fa e neppure la polizia ci aveva fatto caso in un primo momento. Una cosa confusa. Poi tutte le denunce sono state presentate alla giustizia e in questo momento sono nelle mani della giustizia. Non si deve giudicare prima che la giustizia giudichi».

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine smh.com.au)