Cronaca
Pedofilia: i misfatti di don Seppia
Genova, 17 maggio 2011 – Il “caso don Seppia” ha puntato nuovamente i riflettori sulla questione “pedofilia” all’interno della Chiesa Cattolica. Il parroco di Sestri Ponente (Ge) è stato accusato nei giorni scorsi di violenza sessuale su minori e cessione di sostanze stupefacenti, da qui sono partite le indagini e il successivo arresto. Ora, don Riccardo è detenuto presso il carcere di Marassi, perché ritenuto “capace di reiterare il reato”.[MORE] Ma le ire dei cittadini della città genovese non sono cessate, anzi, a renderle evidenti le scritte comparse stamattina sulla facciata della chiesa dove lui era parroco, ''Giù le mani dai bambini. Infame pedofilo''. E secondo quanto scoperto dagli ambienti investigativi emergerebbero fatti a dir poco riprovevoli sul parroco, con una realtà peggiore d’ogni immaginazione. Dalle bestemmie e frasi blasfeme, ai sconvolgenti «Satana sia con te» , fino agli inviti a saltare la scuola, rivolti agli studenti di minore età che dovevano soddisfare le sue perversioni mentali. Addirittura, si scopre che in un messaggio don Seppia scrisse a un ragazzo: "Sono solo anche domani mattina. Di’ alla mamma che sei a scuola e vieni da me". Oppure a un suo amico, dal quale si serviva per rifornirsi di stupefacenti, diceva «Mi serve un moretto». Mentre, il chierichetto sedicenne che sarebbe stato baciato dal sacerdote, e grazie al quale questi è stato indagato per violenza aggravata su minore, avrebbe sminuito quanto appreso dagli sms intercettati durante la prima fase dell'inchiesta. Il ragazzo avrebbe riferito di non essere stato baciato, bensì palpeggiato dal parroco. Tutt’altra verità si deduce un messaggio inviato da Don Seppia ad un ex seminarista, sostenendo di aver baciato sulla bocca il minorenne. Chissà quante altri dettagli usciranno fuori nei prossimi giorni, purtroppo questo sembra essere solo l’inizio.
Tiziana Marzano