Peace walking man: 1600 km per il Congo
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Peace walking man: 1600 km per il Congo

martedì 14 agosto, 2012

REGGIO EMILIA, 14 AGOSTO 2012. Questa storia riguarda il Congo, ma si svolge in Europa, da Reggio Emilia a Bruxelles per essere precisi. Sono 1600 i chilometri che separano le due città e John Mpaliza ha deciso di percorrerle a piedi. Il suo pellegrinaggio è iniziato domenica 29 luglio e terminerà sabato 22 settembre nella città belga. L'iniziativa vuole sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni europee sulla tragica situazione di guerra continua che il Congo sta vivendo negli ultimi vent'anni.[MORE]

Non è la prima volta che John si mette in cammino per portare il suo messaggio di pace per il il Congo. Nel 2010 ha percorso il Cammino di Santiago, l'anno scorso invece è stata la volta di una marcia che da Reggio Emilia lo ha portato a Roma. Quest'anno si è dato un obiettivo più ambizioso: portare il suo messaggio di pace in Europa e suscitare l'interessamento per la guerra in Congo nelle istituzioni europee. Lungo il suo cammino John Mpaliza si fermerà a Ginevra per un incontro con l'Unhcr, l'Alto commissariato per i rifugiati, per sapere qual è la situazione dei rifugiati congolesi, se si sta facendo qualcosa, ma anche a Strasburgo, perché è importante che la situazione congolese venga trattata dal Parlamento Europeo. L'incontro con le istituzioni però non è il solo scopo di questo viaggio, come racconta lui stesso in un video trasmesso su youtube, fondamentale sarà l'incontro con le associazioni, gli enti locali sensibili al problema della pace e i giovani, "i responsabili, gli adulti di domani".

La decisione di John di intraprendere la via dei pellegrinaggi con lo scopo di fare informazione è nata quando «Nel 2008, dopo 14 anni di lontananza, ho deciso di tornare a casa, in Congo, dalla mia famiglia. É stato uno shock: trovare che non esiste più niente. Chiedo di un amico e mi dicono che è morto, le strade e le infrastrutture non esistono più. Niente era più come prima, non riuscivo a spiegarmelo. Un giorno ho anche pianto, mia madre pensava che la mia tristezza fosse dovuta a qualche problema in Italia, mentre in realtà piangevo per il mio paese», come racconta John all'associazione Vps (Volontari per lo sviluppo) incontrata a Torino pochi giorni fa.

Jonh Mpaliza ha dedicato a questa iniziativa una pagina Facebook, in cui elenca in modo dettagliato gli obiettivi della marcia. Una marcia per il Congo e per i congolesi e per far conoscere all'Europa la storia di un paese che vive da anni una situazione politicamente molto instabile e di un genocidio di cui nessuno parla.

(immagine da http://www.fondazioneintegrazione.it)

Fabio Brambilla Pisoni


Autore
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