Pdl, Pressioni sui 5 punti. Bossi per Fini "Ultima occasione"
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Cicchitto, dicano cosa vogliono fare. Bocchino: ok scontato sul 95% programma, dubbi sul 5%
LAVENO MOMBELLO (VA) - "Secondo me Fini manterrà la parola, adesso tutti hanno visto che si può andare anche alle elezioni", tuttavia "se avvenisse che non ci sono i voti stavolta si va al voto davvero". Lo ha detto Umberto Bossi, segretario della Lega Nord e ministro delle Riforme, rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione di una fiera agricola sul lago Maggiore. A proposito dell'accordo trovato con Berlusconi a Lesa sull'ipotesi di rinvio delle elezioni anticipate, Bossi ha notato che "é vero che il Presidente della Repubblica era contrario e li ha salvati tutti, però diciamo che queste cose riescono una volta e non due. Penso comunque che tutti voteranno e manterranno la parola".[MORE]
FLI: NON ACCETTIAMO DIKTAT - "Noi non accettiamo aut aut, il nostro voto sulla mozione è annunciato e scontato e nessun aut aut può impedirci di condividerla nel merito al 95% e di poter esprimere i nostri 'se' e i nostri 'ma' sul restante 5%". Lo afferma Italo Bocchino, capogruppo dei deputati di Futuro e LIbertà, raggiunto telefonicamente, commentando le parole dei vertici del Pdl ed in particolare di Fabrizio Cicchitto e Denis Verdini. "Quanto al nostro rapporto con il Pdl - aggiunge Bocchino - , dipende esclusivamente dalla validità o meno del documento che ha sancito in maniera illiberale l'incompatibilità politica di Fini con il partito che ha cofondato. Finché vige quel documento - conclude - , c'é una incompatibilità irrazionale e unilaterale voluta dai vertici del Pdl. Se invece si tornasse alla logica della compatibilità potremmo essere tutti compatibili anche se c'é oggettivamente poco da sperare".
VERDINI, INCOMPATIBILITA' PER ORA NON E' LA PRIORITA' - "Nessuno nasconde il fatto che il problema legato alle eventuali incompatibilità di chi ha lasciato il gruppo del Pdl vada prima o poi affrontato per uscire da alcune contraddizioni fin troppo evidenti, cosa peraltro che era stata già decisa alcune settimane fa e rinviata a settembre. Nessuna novità, dunque. Anche se ora come ora devono prevalere senso di responsabilità e interesse per il Paese". Lo afferma in una nota il Coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, sottolineando che "tutto ciò si ottiene realizzando prima di tutto il programma di governo, quindi anche attraverso il voto favorevole e incondizionato alla mozione che presenteranno i capigruppo di Camera e Senato".
FAREFUTURO, ELOGIO DEL 'TEATRO' E DELLA 'CHIACCHIERA' - "Il decisionismo è importante, nessuno lo mette in dubbio. E però, con un po' di leggerezza e di ironia, ci piacerebbe fare un piccolo, modesto, disimpegnato elogio del teatro e della chiacchiera".
Così la Fondazione Farefuturo con un articolo su Ffwebmagazine a firma del direttore Filippo Rossi, commenta il messaggio audio di Silvio Berlusconi ai Promotori della Libertà. "Parliamoci chiaro - scrive Rossi - tolto il teatro che resta? Un'asettica 'comunicazione di servizio'. E tolta la chiacchiera, cosa rimane? La 'affermazione', unilaterale e perentoria. Qualcuno lo chiamerebbe diktat". Ffwebmagazine risponde al "Basta teatrini, basta chiacchiere" di Silvio Berlusconi, che - continua Rossi - "lo dice da sedici anni, più o meno.
'Ghe pensi mi'. I fronzoli, le parrucche e la cartapesta lasciateli ad altri. Qui si decide, si marcia compatti, si fa. Come nelle imprese. Come nelle aziende. Di spazio per manfrine, discussioni, liturgie stanche e un po' noiose non ce n'é. Qui si lavora". "Il "teatro" - si legge ancora - non è solo rappresentazione. Non è solo finzione, non è solo 'sceneggiata'. Non nasconde la realtà sotto una coltre di cartapesta. Anzi, la svela. Ne rivela l'essenza. E' attraverso una 'rappresentazione' che ad Amleto si rivela la colpevolezza dell'assassino di suo padre.
'Il teatro non e' altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vità, disse il grande Eduardo, uno che ne capiva qualcosa. E se la vita, in fin dei conti, è un teatro, sarà pure vero che il teatro è la vita". "E la chiacchiera? Sicuri - conclude Rossi - che sia perdita di tempo, intralcio, freno, zavorra? Sicuri che anche lei non sia vita? Sicuri che non sia il mezzo più efficace per capire il mondo, per capire gli altri e magari anche noi stessi? E poi la chiacchiera è per forza di cose confronto, e anche scontro se necessario. Si condivide e ci si divide, ma è la vita. Insomma - aggiunge - prima di procedere alla depurazione dal teatrino e dal chiacchiericcio, meglio fare due chiacchiere. Così, tanto per ragionarci meglio".
BERSANI, GOVERNO NON ARRIVERÀ A FINE LEGISLATURA - Per Pier Luigi Bersani il governo non arriverà a fine legislatura. Premettendo che la sua analisi "prescinde da questo agosto vergognoso, ma va più a fondo" Bersani, giunto al Meeting di Cl, ha precisato che "non lo dico da adesso". Il governo, ha aggiunto "non ce la può fare. Non saprei quando ma il disfacimento è profondo".
Secondo Bersani, "le favole e le promesse hanno mostrato la corda sui temi sociali, tanto che la deformazione della democrazia preoccupa anche le forze conservatrici. Questi due sono elementi di fondo della crisi di questa maggioranza. Possono vivacchiare ma non è rimontabile", conclude il segretario del Pd.
"Io voglio francamente un'altra Italia". Così il segretario del Pd risponde a chi gli chiede se sia necessario far fuori Berlusconi. "Vorrei - spiega - un'Italia che riprendesse la spinta e la fiducia di poter crescere con spirito civico; per arrivare a quello, temo che il passaggio inevitabile sia lasciarsi alle spalle Berlusconi. Quando dico temo, lo dico ovviamente per lui...".
LA RUSSA: BENE CICCHITTO, INCOMPATIBILITA 'LOCALI E' NODO - Piena intesa con Fabrizio Cicchitto sulla necessità di 'congelare' i problemi attinenti allo statuto del Pdl, nati a seguito della formazione del gruppo di Futuro e Libertà, per dare priorità al nodo della governabilità, ma allo stesso tempo ribadisce che il problema dei "dirigenti" del Pdl che hanno aderito a Fli non è più rinviabile. Ignazio La Russa, dopo aver increspato le acque del Pdl con l'annuncio dell'imminente convocazione dei finiani per verificare la compatibilità con gli incarichi che ricoprono sul territorio per il Pdl, torna sui rapporti con i parlamentari che hanno seguito il presidente della Camera. "Cicchitto ha perfettamente ragione", premette il coordinatore del partito, raggiunto telefonicamente, sottolineando che la permanenza degli aderenti a Fli nel Pdl non é prioritaria rispetto al nodo del governo e per questo sarà affrontata "con calma". Detto ciò, aggiunge il ministro della Difesa, "il problema dei finiani che hanno incarichi da dirigenti nel Pdl non è procrastinabile, e su questo Cicchitto è d'accordo con me, visto che ne abbiamo parlato e anche lui la pensa così". Insomma, conclude La Russa, "non c'é nessun disaccordo" con il capogruppo del Pdl alla Camera.
(Ansa)