Politica
Pdl, Berlusconi tappa le ali ai "falchi": «Non fornite dichiarazioni»
ROMA, 26 AGOSTO 2013 - I venti di crisi che da settimane soffiano sul governo Letta si avvicinano sempre di più. Oramai, oltre al nodo Imu, l’agibilità politica di Silvio Berlusconi è diventata la questione cruciale. Un problema che anche all’interno del partito del Cavaliere ha acceso un ampio quanto discordante dibattito.[MORE]
E dopo il fragoroso exploit della Santanché, che in un’intervista rilasciata ieri al quotidiano La Repubblica aveva esplicitamente dicotomizzato il Pdl in “buoni” e “cattivi”, «Cicchitto, Schifani, Quagliarello, Lupi fanno a gara nel dire che si può mediare, ma sbagliano», oggi, per sedare ogni velenosa diatriba interna, è intervenuto, in prima persona, il leader Silvio Berlusconi.
«In questa situazione di difficoltà per il nostro Paese – si legge nella nota pubblicata dall’ex premier – e di confronto tra le forze politiche, il dibattito all’interno del Popolo della Libertà, che nasce come chiaro segnale di democrazia, viene sempre più spesso alimentato, forzato e strumentalizzato dagli organi di stampa».
Dunque, dall'analisi proposta dal Cavaliere, non vi è nessun colpevole in seno al partito semmai la colpa è della solita stampa maligna. Eppure è forse la prima volta che dal Pdl emergono, peraltro in maniera cristallina, le posizioni delle varie fazioni avverse.
Avversità che, secondo Silvio Berlusconi, non sono altro che il frutto dell’impeto e dell’amore che i dirigenti del suo partito riversano nel loro lavoro: «la passione e l’impegno generoso dei nostri dirigenti e dei nostri militanti, anche negli ultimi giorni, vengono riportati – spiega il Cavaliere - e descritti a tinte forti, quasi fossero sintomi di divisioni e contrasti».
Per ovviare così ad una situazione mediatica tanto ostile ecco l’invito, altrettanto chiaro, che Berlusconi manda ai suoi: «invito tutti a non fornire con dichiarazioni e interviste altre occasioni a questa manipolazione continua che alimenta le polemiche e nuoce a quella coesione interna, attorno ai nostri ideali e ai nostri valori, che è sempre stata – aggiunge Berlusconi – ed è il tratto distintivo del nostro movimento».
Dunque, è una sorta di “silenzio stampa” quello indetto dal leader Pdl ma, allo stesso tempo, un richiamo verso i cosiddetti “falchi” che, così facendo, oltre a decretare la fine del governo Letta potrebbero causare irreparabili conseguenze anche all’interno del partito.
Intanto ad infuocare una situazione già piuttosto accesa tra Pd e Pdl ci pensa il sottosegretario alla Pubblica amministrazione e alla semplificazione, Gianfranco Micciché: «so per certo – ha affermato l’ex delfino di Berlusconi - che nel Pd stanno già lavorando alla campagna acquisti nel centrodestra per sostenere un Letta bis. Ma – continua Micciché – non troveranno molto parlamentari favorevoli e disposti ad esporsi a giocarsi una rielezione in cambio di nulla».
(Immagine da ilmessagero.it)
Giovanni Maria Elia