Politica
Pdl, l'affondo del Cavaliere: «Primarie inutili, serve un Berlusconi del '94»
ROMA, 8 NOVEMBRE - Il Popolo della Libertà ha bisogno di una rivoluzione. È questa la convinzione di Silvio Berlusconi, espressa durante l’ufficio di presidenza riunito a Palazzo Grazioli: «Serve una grande rivoluzione all’interno del partito, cambiando tutto e non solo il nome per recuperare i nostri elettori. Ci vuole un grande choc».[MORE]
La sfiducia dell’ex premier nei confronti dei nomi attuali del Pdl proviene dalle analisi statistiche, perché il cavaliere ha ammesso di aver commissionato dei sondaggi sulle primarie e sui candidati. I risultati, commenta Berlusconi, «non mi danno buone notizie». Quale candidato potrebbe risollevare il Pdl dalle sabbie mobili che stanno ingoiando quello che pochi anni fa era il partito più votato, mentre adesso non arriva nemmeno al 20%? Il Cavaliere ne è certo, serve uno come lui, ma più giovane: «Serve un Berlusconi del ‘94».
Dopo aver indicato la figura del nuovo leader, molto simile a quello vecchio, Berlusconi rilascia il suo commento anche sulle primarie, un commento che, vista l’idea di rinnovamento propugnata, non può essere che negativo: «Mentirei se dicessi che considero le primarie salvifiche. Abbiamo bisogno di volti nuovi e protagonisti nuovi».
A questo punto arriva la risposta dell’attuale segretario Pdl, Angelino Alfano, che difende a spada tratta le primarie contro l’assalto all’arma bianca del Cavaliere: «Mi assumo la responsabilità delle primarie, farle è una questione di serietà. Non siamo barzellettieri». Un attacco velato ad una delle "personalità" dell’ex premier?
La differenze di vedute è netta: il Cavaliere intende superare l’esperienza del Pdl e dare vita ad una nuova creatura politica, mentre l’ex scudiero vuole provare in tutti i modi a tenere in vita un partito gravemente ferito. Anche perché adesso il nuovo leader sarebbe lui, primarie permettendo.
Foto: infooggi
Giovanni Gaeta