Politica
Pd, nuovo caos tessere: polemiche anche in Puglia
PUGLIA, 2 MARZO 2017. Dopo il "caso Napoli", con l'annullamento delle primarie del 2011 e le più recenti controversie sulle candidature nelle liste di Valeria Valente, sconfitta da De Magistris nelle amministrative 2016, il fulcro della polemica si sposta in Puglia. [MORE]
La campagna per le iscrizioni al Pd in Puglia, conclusasi il 28 febbraio, ha registrato un incremento di 6mila tesserati solo nelle ultime 48 ore. Complessivamente, le iscrizioni registrate ammontano a quasi 34mila, contro le 27mila dello scorso anno. Nel capolouogo Bari si superano i 3mila tesserati. Tali numeri sono stati guardati con sospetto dall'area renziana del partito, nell'ambito della competizione per la segreteria fra l'ex segretario e premier Renzi ed il governatore della Puglia Michele Emiliano.
L'eurodeputata campana Pina Picierno ha chiesto "verifiche in Puglia", mentre l'eurodeputata pugliese Elena Gentile ha denunciato la richiesta di tesseramento in extremis, poco prima della chiusura, di 150 immigrati irregolari a San Severo (Foggia).
Oggetto di particolari polemiche la città di Lecce: l'ala renziana accusa gli scissionisti di voler influenzare le primarie, rinnovando la tessera nonostante l'adesione al movimento dalemiano ConSenso. La componente della segreteria regionale Alessandra Giammarruto ha richiesto, in un documento inviato al Nazareno e pubblicato dall' Huffington Post, che i poteri del segretario provinciale di Lecce, Salvatore Piconese, siano sospesi e commissariati. Piconese risulterebbe infatti vicino alla nuova forza politica di D'Alema.
A tentare di rasserenare gli animi è intervenuto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, che ha affermato di aver ricevuto "rassicurazioni sul corretto andamento delle procedure" da Ruggiero Mennea, responsabile regionale del tesseramento pugliese.
foto: larepubblica.it