Pd, Emiliano- Rossi- Speranza: ''Responsabilità scissione è di Renzi''
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ROMA, 20 FEBBRAIO - Dopo il discorso di Matteo Renzi all’assemblea del Pd, giudicato dalla sinistra troppo duro, si è aperto ufficialmente lo scontro all’interno del Partito democratico. La risposta della minoranza è chiara: "Aspettiamo la replica, ma Renzi ha alzato un muro", dice l’ex segretario Pier Luigi Bersani. La minoranza, fa sapere Bersani, prenderà le sue decisioni dopo la replica del segretario. "È stato alzato un muro - conferma ancora Enrico Rossi - sia nel metodo che nella forma. Per noi la strada è un'altra. Sono maturi i tempi per formare una nuova area".[MORE]
Responsabilità di Renzi Dalla parte dell’ex premier sembrava, invece, Michele Emiliano: "E' a portata di mano" ritrovare l'unità: "Siamo a un passo dalla soluzione. Un piccolo passo indietro consente a una comunità di farne cento avanti. Io sto provando a fare un passo indietro, ditemi voi quale, che consenta di uscire con l'orgoglio di appartenere a questo partito. Senza mortificare nessuno". "Stasera non posso che dire al segretario che ho fiducia in lui", aggiunge, chiedendogli un'ultima mediazione sulla conferenza programmatica.
Ma in serata qualcosa cambia, e anche Emiliano se schiera con la minoranza: con una dichiarazione congiunta infatti, Emiliano, Rossi e Speranza informano: ‘'Anche oggi nei nostri interventi in assemblea - scrivono - c'è stato un ennesimo generoso tentativo unitario. È purtroppo caduto nel nulla. Abbiamo atteso invano un'assunzione delle questioni politiche che erano state poste, non solo da noi, ma anche in altri interventi di esponenti della maggioranza del partito. La replica finale non è neanche stata fatta. È ormai chiaro che è Renzi ad aver scelto la strada della scissione assumendosi così una responsabilità gravissima".
Il discorso di Renzi "Fermiamoci e ripartiamo, la scissione non ha senso". E' stato il senso del discorso di Matteo Renzi all'assemblea del Pd. Un Renzi che, però, anche all'attacco: "Scissione è una brutta parola, ma peggiore c'è solo ricatto. Non è accettabile che si blocchi un partito sulla base di un diktat di una minoranza". Inoltre ha sottolineato come gli scontri intestini al Pd non siano altro che "un regalo" a Beppe Grillo in quanto porta il Partito democratico a discutere "solo di se stesso". Ha ribadito la volontà di andare a congresso, ma anche il sostegno al governo Gentiloni.
Maria Azzarello
Credit: giornalettismo.it