Politica

Pd, i renziani cantano vittoria. Ma è guerra di numeri

ROMA, 17 NOVEMBRE 2013- A poco più di due settimane dal Congresso dell'8 dicembre in cui si sceglierà il leader del Pd, è in atto una vera e propria guerra di cifre sulle primarie del partito. Dalla pagina Facebook 'Adesso partecipo', il comitato Matteo Renzi fa sapere che «su circa 50mila voti scrutinati delle convenzioni» questi sarebbero i distacchi: «Renzi 45.3; Cuperlo 38.3; Civati 13.4; Pittella 3.1».

Diversi invece i numeri del comitato Cuperlo secondo cui ci sarebbe un sostanziale testa a testa. «In 1.689 congressi di circolo svolti finora, su 55.321 voti siamo in testa con il 42,4%, davanti a Matteo Renzi con il 41,9%, a Civati con il 12,1% e a Pittella con il 3,6%. I nostri dati sono disponibili on line sul sito www.giannicuperlo.it. Questi numeri confermano che la partita è aperta e che l'annunciato trionfo renziano non c'è. Aspettiamo con fiducia la fine dei congressi nei circoli».

Le parziali informazioni finora pervenute darebbero Cuperlo avanti nelle più grandi città dell'Italia settentrionale e nella Capitale mentre il rottamatore sarebbe in vantaggio nel Sud della penisola.

Il vero  obiettivo del sindaco di Firenze sarebbe ottenere la maggioranza più uno dei voti degli iscritti, come ammettono i suoi sostenitori. Si intuisce chela posta in gioco sia verificare se Renzi riuscirà a superare il 50% dei consensi tra gli iscritti, il che dovrebbe preservarlo, in prospettiva, da una serie di probabili e poco piacevoli effetti a catena.[MORE]

Davide Scaglione