Politica
Pd, è sempre più caos. Renzi: «Se Fassina lascia è un problema suo»
ROMA, 12 MAGGIO 2015 - Il è Pd sempre più in subbuglio. Da mesi oramai è scontro aperto tra il premier-segretario Matteo Renzi e la cosiddetta dem, ovvero quella parte di parlamentari Pd che fanno riferimento ai vari Pier Luigi Bersani, Massimo D’Alema, Rosy Bindi e Stefano Fassina.
Quest’ultimo, più volte, non ha risparmiato attacchi espliciti al presidente del Consiglio. È noto, per altro, come tra i due i rapporti non siano mai stati idilliaci. La scorsa settimana, dopo l’approvazione dell’Italicum, era stato Pippo Civati a dire addio al partito del Nazareno. Una fuoriuscita senza troppi clamori considerato che lo stesso Civati lo aveva annunciato più volte. Da oggi a sbattere la porta, e ad abbandonare i democratici, potrebbe aggiungersi per l’appunto Stefano Fassina.
L’ex viceministro delle Finanze, il quale era stato tra i 38 deputati a non votare l’Italicum lo scorso 4 maggio, ha criticato il premier sul tema scuola. «Caro Presidente del Consiglio – scrive Fassina in una lettera pubblicata su Left – sulla scuola non hai commesso un errore di comunicazione. L’errore è stato di impostazione». «In queste settimane – ha continuato il deputato dem – sono totalmente concentrato per cercare di correggere l’intervento sulla scuola, che è molto negativo per i nostri istituti e per tantissimi insegnanti precari. Questo – ha proseguito – assolve tutte le mie energie». Poi l’affondo e la precisazione sulla sua posizione all’interno del partito: «C’è una riflessione in corso, quello che è successo col Jobs Act prima e sulla scuola poi è il tracciato di un percorso che per me è insostenibile».
La risposta del premier-segretario non si è fatta attendere e non è stata di certo ammaliante. «Se non rimane è un problema suo, non nostro. Dobbiamo portare avanti il Paese» ha risposto Renzi su chi gli chiedeva un commento sulle parole di Fassina. Il premier ha poi riservato l’ultima stoccata contro lo stesso deputato dem: «Forse Fassina non ricorda quando si perdeva con il 25%».
Tuttavia all’interno del Pd non mancano voci in disaccordo a Matteo Renzi. Sulla vicenda, infatti, è intervenuto l’ex capogruppo alla Camera del Pd Roberto Speranza: «enzi sbaglia. Non è un problema solo di Fassina se uno come lui ha dubbi sul Pd. E' un problema di tutto il Pd». Insomma, in seno al partito del Nazareno sembra essere in corso una sorta di resa dei conti dagli inevitabili risvolti politici.[MORE]
In tal senso ne è un esempio l’annuncio da parte del fuoriuscito Pippo Civati di voler presentare domani la sua proposta di referendum contro l’Italicum. Nella fattispecie obiettivo del deputato ex Pd è togliere i nominati dalle liste.
(Immagine da notizie.tiscali.it)
Giovanni Maria Elia