Politica
Pd contro l'emendamento salva-La Russa: «È un regalo, noi non lo approveremo»
ROMA, 20 DICEMBRE 2012 - «Siamo contrari all'emendamento che consente la raccolta di firme per i gruppi che si costituiscono entro la fine della legislatura. Il testo torni com'era o per noi può anche decadere». Con queste parole, riportate da Repubblica, il capogruppo alla Camera del Partito Democratico, Michele Ventura, ha minacciato che il Pd non approverà il decreto sulla raccolta di firme se verrà modificato il testo originario varato dal governo.
Al centro delle accuse di Ventura c’è il cosiddetto emendamento salva-La Russa, il quale prevede l'esonero dalla raccolta delle sottoscrizioni per i gruppi che, alla data di oggi, si costituiscono in almeno una delle due camere. Secondo i democratici, l’emendamento, approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera con i voti di Udc, Fli, Pdl e Popolo e Territorio (i cosiddetti Responsabili che hanno votato la fiducia al Governo Berlusconi IV, il 14 dicembre 2010), sarebbe un escamotage per rendere effettiva la lista del neonato movimento Centrodestra Nazionale creato dall’ex An e Pdl, Ignazio La Russa.[MORE]
«È una cosa grave» ha affermato il democratico Gianclaudio Bressa, uno dei due relatori della legge «per la prima volta in un decreto che definisce modalità con cui si raccolgono le firme si cerca di modificare la possibilità di raccolta, esonerando alcune forze politiche. L'emendamento è una cortesia politica, un regalo a qualcuno ma i regali li porta Babbo Natale, non li fa il Parlamento».
«Sì è un regalo» ha risposto La Russa sempre su Repubblica. «Effettivamente il decreto regala a tutti la possibilità del dimezzamento delle firme. E lo fa a chi ha un gruppo alla Camera e non al Senato». Poi l’ultima stoccata: «Questo decreto così come è non nascerà, perché è un'ingiustizia, una truffa, un indebito regalo a qualcuno e a danno di altri: è un regalo solo per chi è in qualche regione ed è alleato con il Pd» ha accusato sul Corriere della Sera. «Al Senato siamo pronti anche all'ostruzionismo per fare saltare il decreto» ha concluso l’ex ministro della Difesa sul Sole24ore.
(Foto: newnotizie.it)
Giovanni Gaeta