Cronaca

Patente negata perchè omosessuale

 BRINDISI, 12 MAGGIO - I gay possono guidare oppure le loro preferenze sessuali rappresentano un grave ostacolo ad una regolare percezione dello spazio?

Domanda ovviamente retorica. Eppure sembrerebbe che in Italia ci sia qualcuno che si ponga questo dubbio. Impossibile? Inverosimile?

Andatelo a raccontare a Cristian Friscina, 33enne brindisino, che recatosi in Comune per rinnovare la patente, ha scoperto che in realtà la sua licenza, a sua insaputa, era sospesa da anni. [MORE]

Tutto nasce da una visita di leva di dieci anni fa, durante la quale il ragazzo dichiarò di essere omosessuale. L’ospedale militare quindi avvertì la motorizzazione, alludendo a “patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida”. La patente fu così sospesa ma nessuno si ricordò di avvertire l’interessato, che così oggi si vede costretto a fare ricorso al ministero per le Infrastrutture: ricorso subito accettato (ci mancherebbe).

Al di là dello spiacevole episodio discriminatorio, resta una sensazione di pesante arretratezza in un Paese che vanta sempre con orgoglio la sua laicità e la sua libertà.

Ma dietro l’apparenza di parole al vento, si cela un mondo di repressione e irritante omologazione, come sottolinea Danilo Giuffrida, il giovane catanese al quale venne sospesa la patente di guida 'per disturbo dell'identità sessuale': “''Sono senza parole. E' il paradosso dei paradossi ed istintivamente viene voglia di andare via dall'Italia, ma voglio rimanere per continuare a combattere. Purtroppo in questo Paese siamo dei finti laici, viviamo in un'ipocrisia generale…”