Politica
Parti sociali, 'il momento è grave va affrontato senza scuse o scappatoie'
ROMA, 05 AGOSTO 2011- Dopo l’incontro che c’è stato tra Berlusconi e le parti sociali, numerose sono state le reazioni. Per il Primo Ministro, si è trattata di una 'discussione approfondita, responsabile e dettata dall'obiettivo di arrivare a un patto di stabilità, crescita e coesione sociale assolutamente entro settembre. All’incontro, le parti sociali sostenendo che “ il momento è grave e va affrontato con massima determinazione e senza scuse o scappatoie”, hanno illustrato un programma articolato in 6 punti: pareggio di bilancio nel 2014, taglio dei costi della politica, sblocco degli investimenti, liberalizzazioni e privatizzazioni,semplificazioni e pubblica amministrazione, mercato del lavoro. [MORE]
Secondo il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, è importante che non vi sia “nessun rinvio a dopo l'estate per mettere a punto le misure necessarie per il rilancio dell'economia italiana”. Sacconi ha aggiunto che molto probabilmente ci sarà un incontro già la settimana prossima, sottolineando che "Noi non abbiamo detto di rinviare le cose a settembre, anzi si è detto di lavorare con continuità alla crescita e a settembre di fissare un complesso di punti, una sorta di primo fixing del lavoro già svolto".
Come fonti del Governo hanno sintetizzato, "l'obiettivo del Governo è presentare nei primi giorni di settembre provvedimenti sui singoli argomenti condivisi con le parti sociali, sulla base di otto punti concordati al tavolo di oggi. Nelle prossime settimane proseguirà il confronto "con lo scambio di informazioni con le parti sociali".
Invece, da quanto si legge nel documento comune delle parti sociali, “il confronto non può esaurirsi in un incontro. Ma l'incontro di oggi non può esaurirsi in un avvio. Ora siamo a un bivio. Occorre un drastico programma per rilanciare la crescita. Un programma da attuare subito".
Nel documento, inoltre, si legge che, "Per parte nostra, siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità che la situazione richiede. Ma è il governo che deve prendere in mano il timone della politica economica e assumersi l'onere e la responsabilità di farci uscire da questa situazione. Occorre un confronto continuo e serrato con le parti sociali ed anche con l'opposizione. Nei passaggi decisivi, come quelli che attraversiamo, le grandi scelte devono essere sostenute dalla larga corresponsabilità e condivisione delle forze politiche e sociali. Tali scelte devono consentire di imprimere all'Italia un nuovo slancio per l'orizzonte di più legislature".
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dopo l'incontro informale tra le parti sociali che ha preceduto l'appuntamento con il governo, ha sottolineato che "bisogna lavorare subito sul fisco, sulle municipalizzate, le infrastrutture e l'energia. Bisogna superare la logica dei veti che ha bloccato lo sviluppo del paese".
A tal proposito, nel corso dell’incontro, Tremonti ha specificato,"Non vogliamo rinunciare alla riforma fiscale. Se la delega assistenziale va avanti, riusciamo a fare quella fiscale". E' un passaggio dell'intervento che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, davanti alle parti sociali, secondo quanto riferito da alcuni presenti. Sicuramente si può fare di più per la crescita. Ma dipende anche dalla geografia, dalla demografia, dall'amministrazione".
Vedremo se questo clima di cooperazione fra tutte le parti coinvolte verrà davvero portato avanti per il bene dell’intera collettività.
Rosy Merola