Politica

Parole di Calderoli su Kyenge, l'indignazione generale

FIRENZE, 15 LUGLIO 2013-Bufera dopo le dichiarazioni di Roberto Calderoli sul ministro Kyenge. Fonti vicine al Quirinale avrebbero riferito di come il Presidente della Repubblica sia «colpito e indignato» per i gravi episodi di questi giorni, dalle minacce a Mara Carfagna, agli insulti al ministro Kyenge, fino al rogo che ha incendiato il liceo Socrate a Roma. Dal Colle spiegano che Napolitano e' «colpito e indignato per i tre casi che dimostrano tendenza all'imbarbarimento delle vita civile e affronterà il tema nell'incontro con la stampa del 18 luglio».

Su Calderoli si scagliano tutti i vertici delle istituzioni, dal Presidente del Consiglio ai presidenti delle Camere, mentre il Partito democratico ne chiede le dimissioni dalla vicepresidenza di Palazzo Madama. Per il vicepremier Angelino Alfano «nulla giustifica simili ingiurie». Enrico Letta che attraverso un tweet sprona il ministro a proseguire: «Avanti Cecile col tuo lavoro! Siamo con te. Inaccettabili oltre ogni limite le parole di Calderoli». Il Pd avrebbe chiesto le dimissioni del vicepresidente del Senato mentre dal Pdl è stata espressa «piena solidarietà e forte vicinanza» al ministro Kyenge. Da Calderoli «Parole volgari e incivili, indegne per le istituzioni», ha twittato il presidente della Camera Laura Boldrini. «Offese inaccettabili in un paese che si vuole moderno, democratico e civile», ha sottolineato il presidente del Senato Pietro Grasso.

«Ascoltando queste parole provo rammarico. Bisogna usare la propria visibilità per trasmettere messaggi costruttivi. Chi siede nelle istituzioni o fa il leader politico, deve cercare di utilizzare la propria posizione per fare un'opposizione, per confrontarsi e dialogare. Ben vengano le critiche costruttive, purché siano basate sui fatti, sui contenuti, non sulle offese». E’ questa la replica della diretta interessata alle frasi dell’esponente del Carroccio.

«Sono disponibile al confronto, e' stata una battuta all'interno di un comizio, me ne scuso, ma sono pronto a dare battaglia in tutte le sedi riguardo alle sue posizioni che considero sbagliate sull'immigrazione», avrebbe dichiarato Calderoli, ai microfoni del Tg1. L'ex ministro leghista avrebbe poi aggiunto «Dimettermi? Ma da cosa? Ma scherziamo?, Non ci penso proprio».[MORE]

Davide Scaglione