Economia

Parlamento europeo: Approvata la Tobin Tax

MILANO, 24 MAGGIO 2012- Il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha approvato la tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), nota come Tobin tax, con 487 voti favorevoli (152 contrari e 46 astensioni). Come si legge nella risoluzione del Parlamento, "La tassa sulle transazioni finanziarie (TTF), così come proposta, dovrebbe essere migliorata per garantire una copertura più ampia e rendere svantaggiosa l'evasione, secondo quanto affermano i deputati in un parere approvato mercoledì. Il testo propone di andare avanti col progetto legislativo anche nel caso in cui solo alcuni Stati membri lo dovessero sostenere".

La risoluzione prosegue ridadendo che, "Se non sarà possibile raggiungere un accordo per creare una TTF in tutta l'Unione, i deputati propongono di proseguire attraverso la procedura di cooperazione rafforzata che permette a un gruppo di paesi membri di adottare legislazioni comuni. Tuttavia, il Parlamento riconosce anche che l'introduzione di tale tassa in un numero molto limitato di paesi potrebbe creare problemi al mercato interno e pertanto questo rischio dovrebbe essere preso in considerazione". Inoltre, la relatrice Podimata precisa, "Essendo l'Unione europea il più grande mercato finanziario, spetta a noi fare il primo passo. Non possiamo essere tenuti in ostaggio da una manciata di Stati membri". [MORE]

Tuttavia, non sarà semplice che la Tobin Tax venga accettata unanimamente: Nove paesi, compresi Germania e Francia, difendono la nuova tassa, ma altri come il Regno Unito si oppongono ad essa, in quanto hanno paura che possa favorire la delocalizzazione delle attività finanziarie.

E, a tal riguardo, il primo ministro britannico David Cameron, come riportato dal Daily Telegraph, avrebbe già esternato la sua contrarietà, " La tassa sulle transazioni finanziarie è un’idea sbagliata: […] provocherà la perdita di numerosi posti di lavoro e renderà l’Europa meno competitiva. La combatterò a ogni costo".

Comunque sia, nello specifico, il progetto della Commissione si baserebbe sulla creazione di una tassa sulle transazioni finanziarie in tutta l’Unione europea pari allo 0,1 per cento per le azioni e le obbligazioni e allo 0,01 per cento per i prodotti finanziari. Questo, secondo gli esperti, potrebbe generare fino a 57 miliardi di euro, se venisse applicata in tutti i paesi dell’Unione.

Infine, la dichiarazione della relatrice Podimata si conclude con una dura presa di posizione ed un monito nei confronti del mondo finanziario, "Non dobbiamo avere paura dell'allarmismo espresso dai più temerari fra gli speculatori, broker 'ad alta frequenza', che dichiarano di voler abbandonare il continente nel caso di introduzione di una TTF. È ora di chiamare il loro bluff e se alcuni scegliessero comunque di andarsene invece di modificare il loro modello di business, questo sarà comunque un risultato positivo. La scelta di lasciare che il settore finanziario non partecipi maggiormente al peso della crisi sarebbe una decisione contraria a ogni logica politica. Siamo eletti per servire i 500 milioni di cittadini, e non una manciata di operatori finanziari con i loro lobbisti al seguito".

(Fonte: Risoluzione Parlamento europeo: europarl.europa.eu/news/it)

Rosy Merola