Cronaca

Parla il papà di Luca Sacchi: 'era bravo ma si fidava troppo' 'conosceva il contatto con pusher

ROMA 31 OTTOBRE -  "Mio figlio era stupendo e sempre col sorriso, sempre pronto allo scherzo e aveva tanta voglia di vivere. Tutti lo conoscevano per il bravo ragazzo che era. Gli dicevo di non fidarsi e di stare attento anche a suo fratello.Aveva passione per lo sport".  Così Alfonso Sacchi, padre di Luca, il 24enne ucciso mercoledì scorso a Roma con un colpo di pistola alla testa nel quartiere Appio Latino.

Nella conferenza stampa convocata dalla famiglia era assente la mamma di Luca: "Anastasia era come una figlia e mio figlio era stupendo. Aveva tanta voglia di vivere, sono qui perché mia moglie non ce l'ha fatta. E' devastata, forse mio figlio mi sta dando coraggio e io per prendere coraggio ho indossato anche i suoi indumenti".

Proprio a proposito di Anastasia, il legale di Alfonso Sacchi aggiunge:"In alcuni giornali di ieri è apparsa una frase secondo cui per la famiglia Sacchi è immorale difendere Anastasia, sono parole erroneamente intercettate. Quando si parla di lei bisogna camminare con piedi di piombo. Allo stato lei è persona offesa".