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Parigi, Conte-Macron: "Piena sintonia. Rivedere Dublino"

PARIGI (FRANCIA), 15 GIUGNO - "C'è piena sintonia con Macron: entrambi auspichiamo una riforma radicale di Dublino. Sbarcare in Italia, significa arrivare in Europa". È quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa a margine del vertice bilaterale con il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. [MORE]

"C'è stata ipocrisia nel trattare l'affaire Aquarius. Sono stati dei giorni un pò turbolenti, il nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza queste persone, affiancare la nave ed evitare difficoltà - ha dichiarato Conte rispondendo alle domande sul caso Ong e sugli epiteti francesi -. Abbiamo subito offerto il nostro supporto logistico, c'era personale sanitario e vettovagliamento. Per ipocrisia, mi riferivo ad alcune dichiarazioni che sono uscite ma con il presidente Macron c'è stata perfetta intesa e una telefonata oltre al comunicato congiunto. Il fatto che sia qui è la risposta più eloquente alla domanda".

Sull'auspicio del Ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini, di incentivare un'intesa tra gli omologhi di Austria e Germania in risposta alla crisi migratoria, Macron non ha risparmiato critiche. "Questa formula - ha risposto il Presidente francese - nella storia non ha mai portato fortuna. Ad ogni modo ci sono le Costituzioni e ci sono i capi di Governo di Italia, Germania e Austria che prendono le decisioni. Questo dicono le nostre Costituzioni". "Preciso che c'è stata sempre piena condivisione con il ministro degli Interni, delle infrastrutture e con gli altri ministri nel corso di questo particolare momento di tensione - ha sottolineato Conte -, nel quale ho convocato due gabinetti di crisi. Come presidente del Consiglio sento la responsabilità di indirizzare la politica generale, ma tutte le iniziative di governo sono condivise".

"Negli ultimi anni l'Europa è mancata in efficacia e solidarietà. Servono riforme per affrontare le sfide", ha rimarcato il presidente francese Macron. L'obiettivo è riformare "il regolamento di Dublino e il sistema di relocation per quote". "Quando si parla del tema della migrazione ci sono drammi umani - ha aggiunto - e non dobbiamo mai perdere di vista il nostro dovere. Non dimentico quello che l'Italia ha dovuto subire dal 2015 con arrivi in massa dal nord Africa. L'Italia ha dovuto subire molti arrivi diretti, ma questi arrivi sono stati ridotti nel 2017 del 77%. Noi siamo un Paese con molte richieste di asilo, non siamo il paese di primo arrivo ma anche in Francia arrivano migranti". Una chiosa critica verso gli addebiti di una deficitaria responsabilità della Francia nella questione accoglienza.

L'inquilino dell'Eliseo ha poi distinto tra rifugiati e i migranti economici, elemento su cui ha richiesto un'azione più incisiva dell'agenda politica europea. "I primi - ha asserito Macron - troveranno sempre accoglienza in Europa, per i secondi dobbiamo fare una distinzione. Ci sono molte persone che non hanno diritto d'asilo e restano a vivere in Europa in condizioni non dignitose. Va reso più efficace il ritorno al Paese d'origine di chi non ha diritto d'asilo. Su questo punto bisogna aumentare la cooperazione".

Un braccio di ferro, quello del governo italiano con l'UE, che ha messo al muro la totale mancanza di cooperazione tra i paesi membri. "Condivido le parole dell'amico Macron, ma vorrei che un 'asse dei volenterosi' abbracci l'intero arco dei paesi europei. È quello a cui miriamo". "Servono centri di protezione europei nei paesi di origine e di transito per accelerare identificazione e richieste di asilo dei migranti. È una delle soluzioni che proponiamo per arginare traffici di esseri umani e rispettare i diritti umani", ha concluso il Presidente del Consiglio Conte.

Cristian D'Aiello

Fonte foto: TGCOM24