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Parigi, attacco terroristico al giornale Charlie Hebdo: 12 morti. Hollande: «Attacco barbaro»
PARIGI, 7 GENNAIO 2015 - Due uomini, forse tre secondo la diretta del quotidiano francese Le Figaro, mascherati e vestiti di nero, intorno le 11.30, hanno fatto irruzione armati di kalashnikov e lanciarazzi presso la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, uccidendo più di 10 persone. Il bilancio, infatti, è al momento di 12 morti, tra i quali due poliziotti, di 5 feriti gravissimi e altri 20 persone ferite ma che non destano preoccupazione. Tuttavia il numero delle vittime potrebbe essere superiore.
La ricostruzione precisa di quanto accaduto è ancora in corso d’opera. Di certo il blitz è stato rapido quanto di spietata violenza. Gli attentatori, lasciata la sede del giornale, hanno prima avuto un conflitto a fuoco con la prima voltante di polizia giunta sul posto e poi hanno assalito un uomo alla guida, per darsi alla fuga con la stessa vettura. La polizia parigina è sulle loro tracce e ha disposto blocchi per tutta la città. «È un vero massacro, ci sono dei morti». Queste le parole di uno dei dipendenti del giornale Charlie Hebdo contattato dal quotidiano 20Minutes, quando ancora si trovava all’interno dell’edificio.
Il presidente della Repubblica, Francois Hollande, è già arrivato sul posto e ha fatto il punto della situazione: «Ci sono 11 persone che sono morte e 4 erano tra la vita e la morte. Altre 40 persone ora sono protette». Il capo dello Stato ha confermato che alle 14 si riunirà il consiglio dei ministri e che è stata attivata la massima protezione anche sugli spazi arei. Gli aggressori, ha continuato Hollande «saranno perseguiti e portati davanti alla giustizia». «La Francia - ha detto sempre il Capo dello Stato - è di fronte ad uno shock. Perché è un attacco terrorristico. Dobbiamo dimostrare che siamo un paese unito». Dunque, il governo francese non ha dubbi che si tratti di un attentato terroristico e per tale ragione la città è in stato di massima allerta.[MORE]
Il settimanale Charlie Hebdo è noto per essere un giornale satirico e diverse volte tratta notizie riguardanti il mondo islamico. Non è la prima volta che subisce attentati. Nel novembre del 2011, infatti, la sede venne distrutta da una bomba molotov e dal conseguente incendio. In relazione all'attentato odierno la redazione di Charli Hedbo aveva da poco pubblicato su Twitter una vignetta dove ironizzava, per il nuovo anno, sul leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, e l’arrivo al potere in Francia di un presidente islamico.
(Immagine da tf1.fr)
Giovanni Maria Elia