Cronaca
Papa: mai la violenza, la fede non va politicizzata
CITTA' DEL VATICANO, 10 MARZO - "Anche oggi la barca della Chiesa, col vento contrario della storia, naviga attraverso l'oceano agitato del tempo. Spesso si ha l'impressione che debba affondare. Ma il Signore e' presente e viene nel momento opportuno". Lo scrive Benedetto XVI nella seconda parte dell'opera "Gesu' di Nazaret", in libreria da oggi. Il nuovo libro del Pontefice fa un esempio preciso: la tendenza di alcuni esegeti che negli anni Sessanta presentarono Gesu' come un rivoluzionario, collocandolo "nella linea del movimento zelota".[MORE]
LA RESURREZIONE E' UN FATTO STORICAMENTE CREDIBILE
Una tesi, ricorda, che "negli anni sessanta ha suscitato un'onda di teologie politiche e di teologie della rivoluzione". "Come prova centrale di questa teoria si adduce ora la purificazione del tempio, che sarebbe stata evidentemente un atto di violenza, perche' senza violenza non avrebbe neppure potuto svolgersi, sebbene gli evangelisti abbiano tentato di nasconderlo". In realta', osserva il Papa teologo, Gesu' "lotta contro una politicizzazione della fede, secondo la quale Dio dovrebbe in ogni caso difendere il suo tempio per non perdere il culto".
LA MESSA RINNOVA IL SACRIFICIO DI GESU'
Ed oggi, constata con sollievo, "si e' calmata l'onda delle teologie della rivoluzione che, in base ad un Gesu' interpretato come zelota, avevano cercato di legittimare la violenza come mezzo per instaurare un mondo migliore, il 'Regno'. I risultati terribili di una violenza motivata religiosamente stanno in modo troppo drastico davanti agli occhi di tutti noi.
ASCENSIONE NON HA PORTATO GESU' SU ASTRO LONTANO
La violenza non instaura il regno di Dio, il regno dell'umanesimo. E', al contrario, uno strumento preferito dall'anticristo - per quanto possa essere motivata in chiave religioso-idealistico. Non serve all'umanesimo, bensi' alla disumanita'".