Chiesa e Società
Papa: insegnare ai bambini a fare bene il segno della croce "diretta da piazza San Pietro"
CITTA' DEL VATICANO, 18 APRILE - "Nella cerimonia del battesimo facciamo sui bambini il segno della croce. Ma vorrei tornare su un argomento del quale vi ho parlato. I nostri bambini sanno farsi il segno della croce bene? Tante volte io ho visto bambini che per farsi della croce fanno così... non sanno farsi il segno della croce". Lo ha detto il Papa, parlando 'a braccio', durante l'udienza generale, nella catechesi dedicata anche oggi al battesimo, "Il segno della fede cristiana". [MORE]
"E voi, papà, mamme, nonni, nonne, padrini e madrine - ha proseguito Francesco - dovete insegnare bene ai bambini a farsi il segno della croce, perché è un ripetere quello che è stato fatto nel battesimo". "Avete capito? - ha aggiunto - Insegnare ai bambini a farsi bene il segno della croce. Da bambini, perché se imparano da bambini, lo faranno bene anche da grandi". "La croce è il distintivo che manifesta chi siamo: il nostro parlare, pensare, guardare, operare sta sotto il segno della croce, ossia dell'amore di Gesù fino alla fine", ha detto ancora il Pontefice.
"Cristiani si diventa nella misura in cui la croce si imprime in noi come un marchio 'pasquale', rendendo visibile, anche esteriormente, il modo cristiano di affrontare la vita", ha spiegato Francesco. Secondo il Papa, "fare il segno della croce quando ci svegliamo, prima dei pasti, davanti a un pericolo, a difesa contro il male, la sera prima di dormire, significa dire a noi stessi e agli altri a chi apparteniamo, chi vogliamo essere".
"Per questo - ha ribadito - è tanto importante insegnare ai bambini a farsi bene il segno della croce". "E, come facciamo entrando in chiesa, possiamo farlo anche a casa, conservando in un piccolo vaso adatto un po' di acqua benedetta, alcune famiglie lo fanno: così, ogni volta che rientriamo o usciamo, facendo il segno della croce con quell'acqua ci ricordiamo che siamo battezzati", ha aggiunto, concludendo: "non dimenticare, ripeto, insegnare ai bambini a fare bene il segno della croce. Capito? Grazie".
Nel corso della catechesi, il Pontefice ha ripetuto anche una raccomandazione già fatta nella scorsa udienza generale: "Ricordare il giorno del nostro battesimo. Mercoledì scorso - ha detto - ho chiesto di fare i 'compiti a casa', e ognuno di noi ricordare il giorno del battesimo. In quale giorno è stato battezzato. Io so che alcuno di noi lo sanno, altri no: quelli che non lo sanno, domandino. Ai genitori, ai nonni, ai padrini.
Domandino qual è la data del battesimo. Perché la data del battesimo è il giorno della rinascita ed è il secondo compleanno Capito? Domandare la data del battesimo". Francesco ha inoltre spiegato che "il Battesimo accende la vocazione personale a vivere da cristiani, che si svilupperà in tutta la vita. E implica una risposta personale e non presa a prestito, con un 'copia e incolla'".
"La vita cristiana infatti - ha sottolineato - è intessuta di una serie di chiamate e di risposte: Dio continua a pronunciare il nostro nome nel corso degli anni, facendo risuonare in mille modi la sua chiamata a diventare conformi al suo Figlio Gesù". "E' importante dunque il nome! E' molto importante - ha osservato -. I genitori pensano al nome da dare al figlio già prima della nascita: anche questo fa parte dell'attesa di un figlio che, nel nome proprio, avrà la sua identità originale, anche per la vita cristiana legata a Dio".