Societa'

Papa Francesco: "Tratta di persone indegna per società civile"

ROMA (VATICANO), 8 FEBBRAIO – Si celebra oggi, a partire dallo Stato del Vaticano ed estendosi in tutto il mondo, la giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta degli esseri umani, con particolare riferimento ai più deboli, dalle donne ai bambini. Una giornata che invita a non sottovalutare un fenomeno complesso, tra le peggiori piaghe sociali attualmente sul tavolo delle problematiche mondiali.[MORE]

 

Ogni anno “circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo ‘business’ più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi”. L’allarme è già ormai stato lanciato da dati preoccupanti e spaventosi e ammonterebbero a 21 milioni, il numero delle vittime coinvolte secondo l’Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro).

 

La giornata rappresenta anche l’occasione per commemorare santa Giuseppina Bakhita, sudanese e originiaria di Olgossa, canonizzata nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II e già beatificata nel Maggio del 1992. Conobbe la schiavitù, la vessazione e l’umiliazione morale e fisica nei principali mercati di schiavi prima di divenire suora canossiana e sposare l’amore per i valori religiosi. E la giornata domenicale è stata l’occasione ufficiale, nell’Angelus del Papa per dare un segnale forte, che possa smuovere questa difficile situazione anche sotto la ricerca di soluzioni concrete, le quali spetteranno ovviamente alle competenti autorità politiche. “Incoraggio quanti impegnati a salvare bambini schiavizzati, abusati come strumenti di lavoro e di piacere spesso torturati e mutilati. Si adoperino i governi a rimuovere questa piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di queste sorelle e fratelli umiliati nella loro dignità. Preghiamo la Madonna per loro ed i loro familiari”.

 

E ancora un richiamo sulla figura dei malati e del loro valore fondamentale. “Curare un malato è servirlo e servire Cristo, con al proprio fianco una Chiesa madre che accarezza le sofferenze e cura le ferite.” Il Pontefice ha colto anche l’occasione per ribadire la dura lotta contro il fenomeno della pedofilia annunciando che tali episodi non possono essere assolutamente tollerabili. Un altro messaggio forte, dopo quello rilasciato con un videomessaggio nella giornata di ieri a Milano, in occasione della presentazione di Expo 2015 (Expo delle Idee).“No ad una economia dell’esclusione e dell’iniquità” aveva affermato. E oggi si ricomincia. Dalla lotta alle disuguaglianze e dalla protezione degli esseri umani più deboli.

 

Fonte immagine (infogallery.it)

Cosimo Cataleta