Cronaca

Papa Francesco non si smentisce, rinuncia ai suoi privilegi

ROMA, 14 MARZO 2013 - Le aspettative su Papa Francesco sembrano non smentirsi. La sua opposizione contro la ricchezza non sembra tardare. Il Pontefice è tornato nella residenza di via della Scrofa, dove ha soggiornato prima di entrare in Conclave, e ha pagato le spese per il soggiorno. Padre Lombardi ha affermato che il Papa ha effettivamente saldato il conto alla Casa del Clero, dove si era diretto per recuperare le valigie con gli effetti personali. Un gesto fatto per dare il buon esempio.


Sembra così iniziare a rinunciare ai privilegi della sua nuova condizione. Ieri sera, ad esempio, pare abbia preso il minibus con gli altri cardinali per rientrare alla Domus Santa Marta, luogo in cui alloggiano i conclavisti. Già a Buenos Aires era sua consuetudine viaggiare con i mezzi e anche a Roma si è servito dell’autobus per recarsi in questi giorni alle Congregazioni generali.


Pare inoltre che ieri il neo Papa non abbia voluto indossare la mozzetta di velluto rosso bordata di ermellino e la croce d’oro. Avrebbe detto infatti al Maestro delle Celebrazioni liturgiche, monsignor Guido Marini: "Questa la mette lei, io mi tengo questa, la croce di quando sono divenuto vescovo, una croce di ferro".
Questa mattina avrebbe invece richiesto un’auto meno di lusso rispetto alla Scv 001 messa a disposizione dalla Santa Sede per potersi recare in preghiera a Santa Maria Maggiore. Stesso rifiuto è avvenuto ieri sera, dopo la sua elezione, quando il Pontefice ha deciso di rientrare alla Domus Santa Marta in autobus, assieme ai cardinali elettori.


Sembra inoltre che Papa Francesco abbia preteso di alleggerire la scorta della Polizia di Stato italiana, riducendola a una sola automobile, una Ford. [MORE]