Chiesa e Società
Papa Francesco: il Mediterraneo cimitero di rifugiati
ROMA, 17 Settembre - Parole forti sono state spese oggi da Papa Francesco sulla questione migranti. Il Papa, impegnato in un incontro con gli ex-alunni dei Gesuiti non ha esistato nel descrivere il Mar Mediterraneo un "cimiterio di profughi" cercando di smuovere le coscienze dei governanti.
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"Un numero mai raggiunto prima di migranti muore tentando di attraversare il mar Mediterraneo, che è diventato un cimitero, oppure trascorre anni e anni nei campi" tuonano le parole di Papa Francesco nella Sala del Concistoro, dove il pontefice ha incontro in udienza gli ex-alunni dei Gesuiti. L'udienza rientra in un evento organizzato dalla Confederazione europea sotto il patrocinio dell'Unione mondiale degli ex alunni dei gesuit e si intitola "Migrazione globale e crisi dei rifugiati: è tempo di contemplare e agire'. Papa Francesco ha anche ricordato l'onda di immigrazione che sta travolgendo l'Europa, la quale, però, non può essere nascosta "Questo numero senza precedenti va oltre ogni immaginazione. Il numero complessivo dei profughi è ora più grande dell'intera popolazione dell'Italia".
"Tragicamente, nel mondo più di 65 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare i loro luoghi di residenza. Se andiamo oltre la mera statistica, comunque, scopriremo che i rifugiati sono donne e uomini, ragazzi e ragazze che non sono diversi dai membri delle nostre famiglie e dai nostri amici. Ognuno di loro ha un nome, un volto e una storia, come l'inalienabile diritto di vivere in pace e di aspirare a un futuro migliore per i propri figli" ha dichiarato il Papa. Quindi, un appello a ritrovare l'umanità nei nostri cuori e vedere nei rifugiati non dei numeri ma delle persone bisognose d'aiuto. Il pontefice ha poi spinto i fedeli verso una via dell'accoglienza: "L'autentica ospitalità è un profondo valore evangelico, che alimenta l'amore ed è la nostra più grande sicurezza contro gli odiosi atti di terrorismo".
Leonardo Cristiano
immagine da: infoOggi.it