Papa Francesco difende le lavoratrici "Troppe donne licenziate perchè incinte"
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SALERNO, 31 OTTOBRE 2015 - Papa Francesco interviene a favore delle donne lavoratrici che molto spesso sono discriminate quando decidono di avere un bambino. [MORE]
"Quante volte abbiamo sentito di una donna che va dal capo e gli dice di essere incita, e poi alla fine del mese quella donna non lavora piu'', ha detto Papa Francesco durante l'udienza con dirigenti e imprenditori cattolici. "La donna deve essere custodita, aiutata in questo doppio lavoro", ha sottolineato il Papa. "I dipendenti sono la risorsa più preziosa di un'impresa". Papa Francesco ha voluto porre l'accento sul fatto che "E' decisivo avere una speciale attenzione per la qualità della vita lavorativa. Ma non basta fare assistenza, bisogna fare un po' di beneficenza". Inoltre ha precisato quanto sia "necessario orientare l'attività economica in senso evangelico, cioè al servizio della persona e del bene comune". 'In questa prospettiva siete chiamati a cooperare per far crescere uno spirito imprenditoriale di sussidiarietà, per affrontare insieme le sfide etiche e di mercato, prima fra tutte la sfida di creare buone opportunità di lavoro". Papa Francesco ha voluto far appello alla tutela dei posti di lavoro e alla loro qualità, ergendosi, in modo particolare, in difesa delle lavoratrici: "La sfida, spiega Bergoglio, è tutelare al tempo stesso sia il loro diritto ad un lavoro pienamente riconosciuto sia la loro vocazione alla maternità e alla presenza in famiglia". "La donna - ha detto ai soci dell'Ucid - deve essere custodita, aiutata in questo doppio lavoro". In questo contesto Francesco ha citato "anche le iniziative di confronto e di studio, che realizzate sul territorio, in particolare per favorire l'armonizzazione tra lavoro e famiglia". Poi Papa Francesco ha chiesto in prima persona ai manager cattolici un impegno concreto a favore dei giovani, dicendo loro "Pensate ai giovani che sono senza lavoro, qui sono il 40%, in un paese vicino il 47 e in un altro più del 50. Pensate, ha nuovamente ribadito, ai giovani e siate creativi; chi non ha lavoro non solo non porta il pane a casa ma perde la dignita''. "Qualificante, ha sottolineato il Papa, è anche la responsabilità delle imprese per la difesa e la cura del creato e per realizzare un progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale, come raccomanda l'Enciclica Laudato si''. Secondo il Pontefice, "L'impresa è un bene di interesse comune. E per quanto essa sia un bene di proprietà e a gestione privata, per il semplice fatto che persegue obiettivi di interesse e di rilievo generale, quali ad esempio lo sviluppo economico, l'innovazione e l'occupazione, andrebbe tutelata in quanto bene in se''. "A questa opera di tutela, sono chiamate in primo luogo le istituzioni, ma anche gli imprenditori, gli economisti, le agenzie finanziarie e bancarie e tutti i soggetti coinvolti non devono mancare di agire con competenza, onestà e senso di responsabilità''. 'L'economia e l'impresa, ha detto in conclusione Papa Francesco, hanno bisogno dell'etica per il loro corretto funzionamento; non di un'etica qualsiasi, bensì di un'etica che ponga al centro la persona e la comunita''. 'Oggi rinnovo a voi il mandato di impegnarvi insieme per questa finalità, e porterete frutti nella misura in cui il Vangelo sarà vivo e presente nei vostri cuori, nella vostra mente e nelle vostre azioni".
(foto:futuroquotidiano.com)
Filomena I. Gaudioso