Papa: appello contro tratta, combattere cause, proteggere vittime
Chiesa e Società Lazio Roma

Papa: appello contro tratta, combattere cause, proteggere vittime

domenica 10 febbraio, 2019

ROMA, 10 FEBBRAIO - "Insieme contro la tratta". Questo invito ad unire le forze per vincere tale sfida e' stato ripetuto da Papa Francesco dopo l'Angelus, accogliendo in piazza San Pietro la marcia contro la tratta promossa in occasione della quinta Giornata. "Ringrazio tutti coloro che combattono su questo fronte, in particolare tante religiose", li ha salutati il Papa rivolgendo poi il suo appello "specialmente ai governi, perche' siano affrontate con decisione le cause di tale piaga e siano protette le vittime". "Tutti - ha detto - possiamo e dobbiamo collaborare denunciando i casi di sfruttamento e schiavitu' di uomini, donne e bambini. La preghiera e' la forza che sostiene il nostro impegno comune". Dalla finestra alla terza loggia del Palazzo Apostolico, il Papa ha poi voluto guidare una preghiera a Santa Giuseppina Bakhita il cui testo era stato distribuito in Piazza e proiettato poi anche sui grandi schermi, ricordando che la Bakhita, da bambina sei stata venduta come schiava e hai dovuto affrontare difficolta' e sofferenze indicibili. Una volta liberata dalla tua schiavitu' fisica, hai trovato la vera redenzione nell'incontro con Cristo e la sua Chiesa.

Santa Giuseppina Bakhita - ha invocato Francesco con l'intera piazza - aiuta tutti quelli che sono intrappolati nella schiavitu'. A nome loro, intercedi presso il Dio della misericordia, in modo che le catene della loro prigionia possano essere spezzate. Possa Dio stesso liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati dalla tratta e dal traffico di esseri umani. Porta sollievo a coloro che sopravvivono a questa schiavitu' e insegna loro a vedere Gesu' come modello di fede e speranza, cosi' che possano guarire le proprie ferite. Ti supplichiamo di pregare e intercedere per tutti noi: affinche' non cadiamo nell'indifferenza, affinche' apriamo gli occhi e possiamo guardare le miserie e le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della loro dignita' e della loro liberta' e ascoltare il loro grido di aiuto. Amen"


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