Cronaca

Panico a Venezia: nave da crociera fuori controllo urta battello -Video

VENEZIA, 2 GIUGNO– L'incidente avvenuto a causa di un guasto al motore, secondo le autorità portuali, ha provocato il ferimento non grave di cinque turiste di età comprestra i 67 e 72 anni di nazionalità americana, neozelandese e australiana, che si trovavano a bordo del battello turistico ‘River Countess’, urtato dalla nave da crociera ‘Opera’, della MSC .

Secondo le prime ricostruzioni la nave, sarebbe diventata ingovernabile a causa di un guasto al motore. I due rimorchiatori che la guidavano lungo il Canale della Giudecca, per compiere le manovre di attracco, non sono stati in grado di controllarne il tragitto. Il presidente della "Rimorchiatori Uniti Panfido", Davide Calderan, ha spiegato che la gigantesca nave da crociera lunga 275 metri, “aveva un'avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perchè la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais - Automatic Identification System (ndr). I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il 'gigante', fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall'impatto con il battello fluviale”.

"Quando è stata all'altezza della chiesa del Redentore, la Msc” - continua Calderan - "aveva il motore bloccato, con timone verso dritta, ma in spinta. Le velocità cioè aumentava, come si vede nei tracciati Ais, da 5,5 nodi, ai 6,9 nodi di quando è stata all'altezza delle Zattere".

"I due rimorchiatori che la guidavano, l’Ivone C e l’Angelina C, hanno cercato di frenarla, ma la nave continuava ad accelerare, fino a quando, alla Marittima vecchia, il cavo di traino dell’Angelina è stato tranciato dall'impatto con la plancia del battello turistico fermo al molo, e la nave ha proseguito verso la banchina". 

Che potesse succedere un incidente simile non ce lo aspettavamo” - ha  aggiunto Calderan - “le navi dovrebbero avere un sistema che permette di spegnere i motori in caso di avaria, non so esattamente perchè non sia stato così".

L'incidente riaccende le intense polemiche che agitano Venezia, e la sua laguna sono elencate come patrimonio dell'UNESCO. Il suo fragile ecosistema è fortemente compromesso dalle enormi navi che vi transitano. Le navi sono accusate dagli ambientalisti di contribuire all'erosione delle fondamenta di questa città regolarmente allagata. 

"Quello che è successo nel porto di Venezia” - ha scritto su Twitter il ministro dell’Ambiente Sergio Costa - “è la conferma di quello che diciamo da tempo: le Grandi Navi non devono passare dalla Giudecca. Per questo da mesi insieme ai ministri Toninelli e Bonisoli stiamo lavorando per spostarle e siamo vicini alla soluzione". 

Da domani dobbiamo muoverci, tutti insieme e il più rapidamente possibile, per risolvere il problema del traffico delle navi da crociera", ha replicatoPino Musolino, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, durante un sopralluogo sul luogo dell'incidente ha affermato che si tratta dell’ "Ennesima dimostrazione che nel canale della Giudecca non è più possibile il passaggio delle grandi navi e chiediamo immediatamente, come diciamo da otto anni l'apertura del canale Vittorio Emanuele" - conclude infine - "Ho già parlato con il ministro che è aggiornato sulla situazione e adesso aspettiamo una soluzione nel più breve tempo possibile".

Luigi Palumbo