Cronaca

Panama Papers: oltre 140 i politici coinvolti

ROMA, 4 APRILE 2016 – E’ esplosa su scala globale, nel corso della giornata di ieri, la vicenda dei Panama Papers, che coinvolgerebbe personalità di spicco e leader mondiali provenienti da oltre 50 Paesi di tutto il mondo.[MORE]  

 

Panama Papers: la vicenda


Secondo quanto riportato da varie fonti internazionali, nel 2015 sarebbe stato consegnato al quotidiano bavarese Süddeutsche Zeitungun un dossier contenente 11.5 milioni di documenti confidenziali. Il dossier, realizzato dal potente studio legale panamense Mossack Fonseca, conterebbe una vera e propria miniera di dati relativi agli ultimi 40 anni di attività della società.
Dal quotidiano di Monaco di Baviera, il dossier sarebbe stato trasmesso all’International Consortium of Investigative Journalists di Washington che, in colllaborazione con oltre cento partner fra i quali figura anche il settimanale italiano L’Espresso, avrebbe analizzato per oltre un anno gli 11.5 milioni di dati contenenti mail, fogli di calcolo finanziari, passaporti e report aziendali. La quantità e la rilevanza delle informazioni emerse dall’analisi del dossier sarebbe impressionante: l’inchiesta riguarderebbe infatti più di 214.000 società offshore dislocate in 21 giurisdizioni e ricollegabili a personalità, più o meno note, residenti in più di 200 paesi e territori differenti. L’intera inchiesta, condotta in maniera collaborativa da giornalisti dislocati in circa 80 Paesi del globo, è nata da quelle che l’ICIJ ha definito “la più grande fuga di notizie all'interno della storia”.

 

Panama Papers: coinvolti nomi illustri


Sono numerosissimi i nomi di personaggi di spicco a livello mondiale che, a vario titolo, comparirebbero all’interno dell’inchiesta, alcuni per diretto coinvolgimento ed altri perché legati ai protagonisti da legami di parentela, di amicizia o lavorativi. I politici coinvolti sarebbe circa 140, provenienti da 50 differenti nazioni, ma anche i nomi di importanti personalità del mondo dello sport e dello spettacolo farebbero capolino fra le pagine dell’immenso dossier. Fra i coinvolti, figurerebbero l’ex Primo Ministro dell’Iraq, l’attuale Presidente dell’Argentina, la figlia dell’ex Premier cinese, il Presidente ucraino Poroshenko, il nipote del Presidente del Sudafrica, il figlio del Primo Ministro della Malesia. Sugli utilizzi e gli scopi delle compagnie offshore create non c’è, al momento, alcun tipo di informazione e nulla confermerebbe che queste siano state create per fini illeciti. Infatti, come lo stesso ICIJ sottolinea, “ci sono usi legittimi per società e fondazioni off-shore. Noi non intendiamo suggerire o sottintendere che qualsiasi persona, società o entità inclusa nella lista di persone coinvolte rilasciata dall’ICIJ abbia violato la legge o agito in maniera impropria”.

 

Le dichiarazioni

Ramon Fonseca Mora, uno dei fondatori del potentissimo studio legale coinvolto, ha dichiarato: “L'indagine è un crimine e un attacco contro Panama. E' un attacco perché molti Paesi non gradiscono il fatto che noi siamo molto competitivi nell'attrarre le imprese. Ci sono due modi di vedere il mondo: il primo è quello di essere competitivi, il secondo quello di creare imposte. C'è una guerra tra i Paesi aperti, come Panama, e i Paesi che tassano sempre più le loro aziende e i loro cittadini”. Sulla vicenda si è espresso anche Juan Carlos Varela, primo cittadino panamense, che ha dichiarato: "Le rivelazioni non devono sminuire la tolleranza zero del governo rispetto a qualsiasi attività illecita nell'industria finanziaria di Panama".

Elisa Lepone