Cronaca

Panama Papers: il fisco italiano potrebbe far partire un'indagine

ROMA, 05 APRILE 2016 - Continua a far discutere la vicenda dei Panama Papers. Stando ad una notizia trapelata nel corso delle ultime ore, l’Agenzia delle Entrate italiana sarebbe intenzionata a chiedere conto dei nomi di tutti gli italiani presenti nell’inchiesta. [MORE]

Nessun fascicolo sulla questione è ancora stato aperto, ma sembrerebbe possibile che la cosa possa accadere nel corso delle prossime ore o, al più tardi, dei prossimi giorni. Sono tanti i nomi dei cittadini e degli istituti italiani che compaiono all’interno del dossier di 11,5 milioni di documenti che ha dato il via all’inchiesta. Fra questi, quello dll’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli, il quale ha fatto sapere che la sua società “Baker Street”, situata alle Seychelles, «è una società dichiarata in maniera trasparente specializzata in sviluppo immobiliare». Anche i nomi di alcuni istituti bancari comparirebbero all’interno del gigantesco fascicolo, fra questi l’Unicredit, la filiale lussemburghese dell’Ubi Banca e la Banca Itermobiliare di Investimenti e Gestioni.

Unicredit avrebbe fatto sapere che lo studio legale Mossack Fonseca «non risulta essere un consulente fiscale della capogruppo», mentre Ubi Banca avrebbe invece specificato di non possedere «società controllate in Paesi quali quelli citati e nemmeno i nominativi indicati sono direttamente riconducibili a Ubi», ma non esclude «che siano state gestite operazioni dalla Banca per conto di propri clienti, sempre e comunque nel rispetto della legislazione del Granducato».

(foto www.provincia.latina.it)

Elisa Lepone