Cronaca
Palermo: tra sogni ed obblighi i 3500 candidati ai test di Medicina
PALERMO, 9 SETTEMBRE 2013 - Alzi la mano chi da piccolo non ha mai risposto alla più classica delle domande: «E tu, cosa vuoi fare da grande?». Al limite tra il sogno e la realtà le risposte erano entusiaste e dai mille propositi. Oggi, in Sicilia non è più lo stesso. Soprattutto per chi, appena maggiorenne, è chiamato ad intraprendere il percorso universitario e quindi a decidere una volta per tutte sulle sorti professionali del proprio futuro.[MORE]
Drammaticamente ciò che al giorno d’oggi sembra mancare ai giovani siciliani è proprio la possibilità di scegliere. È come se attorno a loro non ci fosse più spazio per l’entusiasmo né tantomeno margine per coltivare i propri sogni. Ad essi si impone piuttosto l’obbligo di seguire il percorso di studi che, in teoria, assicura un posto di lavoro ben pagato e rispettabile.
E così accade che in Sicilia ogni nobile speranza venga riposta nella professione del medico. Non per niente quest’oggi erano più di 3500, per l’esattezza 3.574, i ragazzi presenti a Palermo per svolgere i test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Una cifra da capogiro se si considera che i posti disponibili sono in tutto 430, divisi tra i 340 nella sede di Palermo, 65 in quella di Caltanissetta e 25 per il corso di Odontoiatria, che tradotto ulteriormente in cifre significa una media di 8 candidati per ciascun posto messo a disposizione. Per la beneamata facoltà, invece, equivale il nuovo record di iscritti ai test con un aumento del 15% rispetto lo scorso anno.
Così a guardare lo scenario che si è presentato questa mattina dinanzi l’edificio 19 di viale delle Scienze (vedi foto), sede designata per lo svolgimento dei test, dove innumerevoli genitori con sincero amore hanno accompagnato i propri figli, sorge una domanda: e se in un periodo di crisi sempre più drammatico le lecite preoccupazioni dei genitori per l'avvenire dei figli spingessero quest’ultimi a rinunciare ai propri sogni?
(Immagine da palermo.repubblica.it)
Giovanni Maria Elia