Politica

Palermo, si insedia il nuovo Commissario e si bloccano le primarie

PALERMO, 28 GENNAIO 2012 – Diego Cammarata se n'è andato da pochi giorni, da ieri a Palazzo delle Aquile si è insediata la commissaria straordinaria. Si tratta di Luisa Latella (nella foto), ex Prefetto di Vibo Valentia (al suo posto il dottor Michele Di Bari). Mentre nelle stanze del Comune si festeggiava il nuovo insediamento, in altre stanze – quelle, negli ultimi tempi infuocate, del centro-sinistra cittadino – si celebrava il funerale (definitivo?) delle primarie.

Nata a Reggio Calabria, sposata, con tre figli, Luisa Latella inizia la propria carriera nel 1982, presso la Direzione generale della Protezione civile e servizi antincendi del ministero dell'Interno per poi essere trasferita alla Prefettura reggina, ricoprendo l'incarico di Capo di Gabinetto tra giugno 2000 e gennaio 2004.[MORE]
Il suo curriculum parla anche di un passaggio, da fuori ruolo, alla Presidenza del Consiglio (l'anno è il 2008), assegnandole il secondo posto nella gerarchia dell'Ufficio del Commissario straordinario per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Lo stesso anno, rientrando dalla posizione di fuori ruolo, diventa dirigente in posizione di staff del Capo Dipartimento del ministero dell'Interno, entrando a far parte della Commissione permanente per la progressione in carriera, sollevandola dall'incarico – tra luglio e dicembre – per assegnarle l'incarico di vicario del Commissario delegato per il superamento della criticità ambientale nel territorio della Regione Calabria. Incarico che mantiene fino al 1 settembre 2009, quando diventa Prefetto a Vibo Valentia.
Come riporta il quotidiano Repubblica, oltre a questi incarichi sono da annoverarsi anche un passaggio all'Azienda Sanitaria Locale di Locri dopo il primo scioglimento per infiltrazione della 'ndrangheta e – tra gli altri – varie presidenze di commissione per l'aggiudicazione delle gare d'appalto bandite dal Commissario per l'emergenza ambientale calabrese tra il 1998 ed il 2003.
«So bene che il compito che mi aspetta è difficile, ma conosco Palermo e sono convinta di poter portare a termine questa missione», le prime parole successive all'insediamento.

Compito che, fortunatamente, non sarà appesantito dalle faccende elettorali, che – quanto meno nell'area del centro-sinistra palermitano – sembrano assomigliare sempre di più ad una resa dei conti plurima. A farne le spese per ora sono le primarie, idea apparentemente abbandonata da tutti i contendenti.
A questo punto, in attesa di “chiarimenti” ritenuti necessari da tutti, sembra configurarsi una corsa a tre, a questo punto diretta verso lo scranno più importante di Palazzo delle Aquile: da un lato il fronte di Rita Borsellino – che continua ad essere sostenuta anche da Sinistra e Libertà, che ha però aperto ad un eventuale «candidato che possa unire», come riferito dal segretario regionale Palazzotto – quello di Leoluca Orlando, che fin da subito si è detto contrario sia alle primarie che a qualunque forma di alleanza «con coloro che in questi anni hanno massacrato la città e appoggiato Diego Cammarata» e quello di Fabrizio Ferrandello, lo “scomunicato”, che sembra essere l'uomo giusto - secondo il duo Cracolici-Lumia – per unire i democratici con il Terzo Polo ed il Movimento di Raffaele Lombardo.
Un matrimonio che non s'ha da fare, secondo molti.

 

(foto: palermo.repubblica.it)
Andrea Intonti