Palermo, sequestrati 50 milioni a impreditori della famiglia Niceta
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PALERMO, 6 DICEMBRE 2013 - Sequestrato dalla Guardia di Finanza un patrimonio di circa 50 milioni di euro alla nota famiglia di commercianti di Palermo, ed in particolare il sequestro è stato messo in atto nei confronti di Mario Vittorio Massimo Niceta di 71 anni, Pietro Niceta di 43 anni, Olimpia Niceta di 42 anni, Massimo Niceta di 40 anni. La Guardia di Finanza ha avuto l'ausilio dei colleghi dello Scico di Roma e del Ros dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi e dal pm Pierangelo Padova.
Il sequestro riguarda le società che gestiscono i negozi dislocati in varie zone di Palermo, e a Trapani, oltre che Blue Spirit e Niceta Oggi all’interno del centro commerciale Belicittà di Castelvetrano. Sequestrate nello specifico 11 società tra cui: società di gestione di beni immobili, vendita di preziosi, intrattenimento e commercio al dettaglio di abbigliamento; 12 fabbricati, 23 terreni, 16 automezzi, 5 quote societarie e disponibilità finanziarie. [MORE]
Nel corso delle indagini è stato possibile ricostruire l'intervento negli affari delle società di Cosa nostra, e dello stesso Matteo Messina Denaro. Pare che il gruppo fosse in rapporti con i fratelli Giuseppe e Filippo Guttadauro: il primo, 65enne, è stato arrestato nel 2002 per associazione mafiosa e condannato nel 2006 a 13 anni e 4 mesi; il secondo, 62enne, è stato arrestato nel 2006 per associazione mafiosa, e due anni dopo condannato a 14 anni. Nel procedimento si è appreso che questi aveva avuto un ruolo nella comunicazione tra i latitanti Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro. I rapporti, invece, con Giuseppe Grigoli, 63enne, avrebbe permesso alla famiglia di imprenditori l'apertura di due esercizi nel centro commerciale “Belicitta’” di Castelvetrano.
(Fonte: blogsicilia; Foto dal sito dipendentistatali.org)
Katia Portovenero