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Palermo, presentato il nuovo allenatore Rino Gattuso

PALERMO, 21 GIUGNO 2013 - L’affare Rino Gattuso sulla panchina del Palermo era ormai cosa certa da settimane, eppure nel capoluogo siciliano l’attesa per il suo arrivo era davvero tanta. Oggi, finalmente, è stato il giorno della presentazione ufficiale. Il nuovo allenatore rosanero, arrivato intorno alle 11 presso la sede di viale del Fante ed accolto dall’euforia dei tifosi presenti, si è presentato in conferenza stampa in compagnia del patron Maurizio Zamparini e del direttore sportivo Giorgio Perinetti.[MORE]

Ed è proprio il presidente Zamparini a prendere subito la parola e ad esprimere la propria fiducia nel nuovo tecnico: «non tutti i mali vengono per nuocere la disgrazia del Palermo in serie B ci ha portato un campione sulla panchina: Rino Gattuso. Lo avrei voluto come giocatore a fine carriera, invece era scritto che sarebbe stato l’allenatore della rinascita rosanero. Il suo entusiasmo – ha aggiunto il presidente – mi ha convito in cinque minuti e la sua voglia me l’ha trasmesso rinunciando ad un milione di contratto col Sion. Questo è il momento della rinascita. Rino è un uomo dai grandi valori – conclude – al quale voglio dare il mio benvenuto a Palermo. Stiamo lavorando in team».

Ed ecco arrivare il turno del protagonista di giornata, Rino Gattuso, che fin dalle sue prime parole non nasconde l'entusiasmo e la determinazione che da sempre lo contraddistinguono: «per prima cosa voglio ringraziare il presidente e Giorgio Perinetti per questa possibilità, speriamo di creare un bel gruppo per portare tutti insieme, noi, tifosi e società, il Palermo in serie A. Per me – continua l’ex centrocampista rossonero – allenare la squadra rosanero a 35 anni è una grande possibilità e lo avrei fatto anche gratis, perché è una grande possibilità».

Ma Gattuso è di certo consapevole del duro compito che lo attende. Ed il primo pensiero, innanzitutto, è quello di riportare il giusto entusiasmo e una rinnovata passione ad una piazza, quale quella palermitana, che a seguito dell’ultima sciagurata stagione si è un po’ disaffezionata alla squadra rosanero. Per tale ragione “Ringhio” si rivolge ai suoi nuovi tifosi con intenzioni precise: «Ho detto subito di sì, sta a me e alla squadra riportare i tifosi dalla nostra parte. Aprire il Barbera una volta a settimana è la dimostrazione di un’apertura totale. Sta a me e alla mia squadra riavvicinare il tifo palermitano allo stadio e spero di riuscirci». 

D’altronde il legame di Gattuso con la città di Palermo sembra essere segnato da un destino favorevole che lo ha accompagnato in diverse quanto importanti tappe della sua carriera: «il mio esordio in serie B fu a Palermo col Perugia, ricordo che ebbi un’occasione per segnare a porta libera e sbagliai e Galeone mi diede un calcio in culo. Ma anche in Nazionale – aggiunge – il mio esordio è stato a Palermo».

Certamente il ruolo che da oggi ricoprirà è decisamente diverso, ma  si sa a Gattuso la grinta non è mai mancata e a chi gli sottolinea la sua scarsa esperienza come allenatore non le manda certo a dire: «dovremo massacrare l’avversario. La società mi sta costruendo una squadra forte, sarà poi compito mio farla rendere. So anche io di non avere esperienza, ma negli ultimi vent’anni non ho fatto certo il pescatore. Ho sempre rincorso un pallone e giocato. Le responsabilità sono mie, quando ho detto al presidente di accettare – ha spiegato – ho subito chiarito che ho bisogno di tutti, dalla società ai magazzinieri. Se lavoriamo tutti insieme tutto sarà molto più facile. La consapevolezza di non avere esperienza c’è ma vengo da vent’anni di carriera. So quali possono essere le difficoltà».

Che sia stato un modo più o meno gentile per dire al presidente Zamparini di non giungere, durante la stagione, a decisioni avventate in caso di difficoltà? Forse. D’altra parte la fama di mangia allenatori del patron rosanero è cosa ormai risaputa, ma Rino Gattuso, da uomo pragmatico quale si è sempre dimostrato in campo, risponde: «non mi fascio la testa prima di spaccarmela. Ho firmato un contratto per quest’anno con opzione per i prossimi due, per me stare qui a 35 anni è il massimo. Oggi per me il Milan è qui, è il Palermo, la mia Champions League è andare dalla B alla A col Palermo. Sto vendendo un presidente – ha aggiunto – disponibile a 360°, che crede in me e che vuole investire, se arriverà l’esonero vorrà dire che no ho portato i risultati sperati. Bisogna fare i risultati e far vedere di essere capace. Durante la settimana si deve lavorare bene e la gestione deve essere perfetta, ma sono i risultati che contano. Non vedo l’ora di cominciare».

Dunque, è ufficialmente iniziata una nuova stagione per il Palermo. Una squadra che dovrà essere capace di calarsi in un campionato, quale quello cadetto, infinito e dalla mille insidie. La mentalità tutta grinta e lavoro del nuovo tecnico Gattuso potrebbe sicuramente rivelarsi un’arma in più e soprattutto vincente, almeno questo è l’augurio di tutto l’ambiente rosanero.

Una stagione che, dopo 6 bellissimi ed indimenticabili anni, non avrà più uno dei protagonisti indiscussi degli ultimi campionati: Capitan Miccoli. E proprio sull’addio dell’amato capitano, a conclusione della conferenza, Gattuso ha affermato: «ho parlato pochi giorni fa con lui, ma la società mi ha detto che non gli rinnoverà il contratto. È stato mio compagno in nazionale, mi dispiace ma devo pensare al futuro. Lui ha fatto la storia del Palermo».

(Immagine da gazzetta.it)

Giovanni Maria Elia