Cronaca

"Palermo Energia Ambiente", l'assessore Armao iscritto nel registro degli indagati per bancarotta

PALERMO, 8 APRILE 2012 – Nelle settimane scorse la Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta in merito alla “Palermo Energia Ambiente”, la società costituita dall'ex presidente della Regione con delega all'emergenza rifiuti Salvatore Cuffaro per la creazione di un termovalorizzatore la cui realizzazione è stata bloccata dall'annullamento della gara d'appalto e della quale ha chiesto il fallimento, contemporaneamente all'apertura di un fascicolo volto a fare luce sulle consulenze milionarie che hanno portato al “buco” di oltre quaranta milioni di euro.
Tra queste anche quella affidata all'attuale assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, di professione avvocato amministrativista, che per questo è stato iscritto nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta.

Il progetto della Palermo Energia Ambiente faceva parte di un più ampio progetto per la costruzione di quattro termovalorizzatori su tutto il territorio siciliano, di cui uno nel popoloso quartiere di Bellolampo (gli altri a Casteltermini, Augusta e Paternò) la cui realizzazione fu affidata ad un'associazione temporanea di imprese di cui facevano parte il gruppo Falck come capocordata, insieme alla Actelios, l'Aster, la Emit, l'Amia, il Consorzio Asi, la Gecopre e la Safab. Quest'utlima, come scrivevamo poco più di una settimana fa, entrata anche nel dibattimento del processo Iblis e del filone legato al concorso esterno in associazione mafiosa dei fratelli Lombardo che in questi mesi sta tenendo banco a Catania.[MORE]

«Apprendo da notizie di stampa di un'indagine in seno alla quale sarei persona indagata del reato di concorso in bancarotta fraudolenta per aver svolto in passato l'attività di legale in favore della Pea spa. Sorprende, innanzitutto, che l'informazione sia divulgata a mezzo stampa, prima ancora di ricevere alcuna comunicazione al riguardo dall'autorità giudiziaria procedente» ha commentato l'assessore Armao. «Per tale ragione» - ha aggiunto - «ho già conferito incarico al legale di fiducia, l'avvocato Rizzuti, perché denunzi la violazione del segreto istruttorio avvenuta, si ha motivo di ritenere, col preciso fine di ledere la mia immagine quale componente del governo regionale. Allo stesso legale ho conferito incarico perché possa intraprendere ogni utile iniziativa volta a chiarire la questione che, per il vero, attiene all'attività di assistenza legale che ho svolto in passato in co-difesa con numerosi e autorevoli legali di fama nazionale in favore della citata società».

Sette ex amministratori della “Palermo Energia Ambiente” sono stati intanto accusati di falso in bilancio, in quanto secondo gli inquirenti nelle scritture contabili potrebbero essere state inserite spese gonfiate o illegittime per un periodo che va dal 2004 fino al bilancio approvato il 31 dicembre 2009. Tra queste comparirebbero, per gli anni tra il 2006 ed il 2009, anche le spese legate alle consulenze legali dello studio dell'assessore Armao, che nel 2006 ammontavano ad appena 1.741 euro, saliti a 102.000 per un ricorso presentato in quello stesso anno e ben 479.400 euro per il 2009, per un importo complessivo di 583.141 euro. Il nome dell'assessore, stando a quanto risulta dalle indagini tutt'ora in corso, sarebbe stato inserito nella lista dei creditori in una posizione “preferenziale”, che gli avrebbe permesso cioè di essere tra i primi a riscuotere i crediti con la società.
Nei giorni scorsi, intanto, il gruppo Falck si è detto disponibile a coprire tutti i debiti contratti dalla società.

(foto: siciliainformazioni.com)
Andrea Intonti