Cronaca
Palermo, crolla palazzina alla Vucciria: tragedia sfiorata tra il degrado, l'arte e la movida
PALERMO, 6 FEBBRAIO 2014 - Quando ieri sera a Palermo si è diffusa la notizia del crollo di una palazzina in Piazza Garraffello, nello storico quartiere della Vucciria, la paura che qualcuno potesse essere rimasto vittima delle macerie era quasi una certezza.
Chi conosce la “movida palermitana” sa che Piazza Garraffello, specie durante il week end, è il luogo più frequentato dai giovani, gremita fino all’implosione. Per fortuna, in un triste mercoledì sera, la piazza era vuota. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno accertato l’assenza di vittime o feriti. Lo stabile era disabitato e quei pochi che si trovavano al momento nella storica piazza della Vucciria sono riusciti a mettersi in salvo. Nella fattispecie un venditore ambulante di panini, uno dei tanti che solitamente presidiano il posto, si è allontanato tempestivamente, anche se ha visto il proprio furgone sepolto dalle macerie. Probabilmente a causare il crollo della struttura sono state le cospicue piogge che hanno colpito il capoluogo siciliano negli ultimi giorni.
Ma la realtà è ben altra: la “Vucciria” versa in uno stato di degrado da tempo immemore. In questi anni, da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite a Palazzo delle Aquile, sono stati realizzati pochissimi interventi di restauro o manutenzione, in quello che rappresenta uno dei luoghi storici e senza dubbio più affascinanti di Palermo.
Tuttavia Piazza Garraffello è sempre rimasta intatta da qualunque intervento di risanamento, piuttosto abbandonata in passato a cumuli di immondizia. Negli ultimi anni, invece, per i giovani palermitani si è trasformata in una grande discoteca all’aperto. Un incredibile posto dove è possibile ballare indisturbati a ritmo di dance, reggae, drum&bass, fino alle prime luci dell’alba. Una sorta di zona franca dove tutto è possibile, nel bene e nel male. Di recente i residenti della zona hanno più volte denunciato alle autorità competenti una situazione di insostenibile disagio. Denunce ed appelli caduti nel vuoto.
E come spesso accade, dove non arrivano le istituzioni supplisce, per quanto possibile, la cultura. In questo caso l’arte. Anni fa di preciso nel 2006, l’artista austriaco Uwe Jaentsch, decise di realizzare un’installazione en plan air dal titolo “Cattedrale di rifiuti e il museo piazza Garraffello”. Un modo del tutto originale e provocatorio per evidenziare il degrado, l’abbandono, e la fatiscenza di palazzi un tempo nobili e ora caduti disgraziatamente nel dimenticatoio.[MORE]
Peccato che adesso di tutto ciò non ne resti più nulla, perché a crollare ieri sera è stato proprio questo scrigno d’arte. Oltre ai cumuli di macerie, adesso, resta lo sbigottimento di chi era abituato a passare per quelle strade, resta la consapevolezza costante e assillante che se tutto ciò fosse accaduto in un qualunque giorno del fine settimana sarebbe stata una tragedia dalle innumerevoli vittime.
(Immagine da static.panoramio.com)
Giovanni Maria Elia