Cronaca

Palermo, come sprecare un milione e mezzo di fondi regionali in pochi minuti

PALERMO 22 NOVEMBRE 2011 – Comprare una risonanza magnetica di ultima generazione, pagarla – con soldi pubblici - un milione e mezzo di euro, e non poterla usare. La “sprecopoli” della sanità siciliana colpisce ancora. [MORE]

L'azienda sanitaria provinciale palermitana aveva previsto tutto nei minimi dettagli. Addirittura la risonanza è anche già stata montata – nel reparto di Radiologia dell'ospedale Ingrassia – e collaudata. Ed è stato l'unico momento in cui la macchina è entrata in funzione.
Questo perché – come si sono accorti successivamente – il personale, peraltro insufficiente, non saprebbe farla funzionare (anche se dall'azienda smentiscono di netto) e, soprattutto, i locali dove è stata posizionata la risonanza – prima occupati dalle cucine, continuano ad essere umidi ed inadeguati nonostante ripetuti tentativi di ristrutturazione.

Ma dall'Asp si dicono tranquilli. «L'attivazione della risonanza rientra nel più ampio progetto di ristrutturazione dell'unità operativa di Radiologia, che si trasferirà interamente nei nuovi locali adiacenti all'area di Emergenza. Ormai conclusi i lavori di adeguamento, tutta l'attività sarà presto trasferita».

A chi ne avesse bisogno, in questi mesi, rimangono due strade: rivolgersi ad altre strutture ospedaliere – tempo d'attesa medio: sei mesi – oppure rivolgersi al privato (non convenzionato, dato che tutte le strutture convenzionate hanno già sforato il budget), pagare di tasca propria e, anche in questo caso, aspettare.


Andrea Intonti