Palermo Calcio: Procura FIGC chiede retrocessione in Serie C
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ROMA, 10 MAGGIO – Ultimo posto in classifica con conseguente retrocessione in Serie C: è questa la durissima richiesta del Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro nei confronti del Palermo Calcio, coinvolto in un’inchiesta relativa a presunti illeciti amministrativi.
La notizia giunge appena due giorni dopo la presentazione ufficiale della nuova compagine dirigenziale alla guida del club rosanero, entrato ormai a tutti gli effetti nella galassia societaria facente capo ad Arkus Network, gruppo d’investimento fondato dai fratelli Salvatore e Walter Tuttolomondo. Per la squadra siciliana si tratta della quarta proprietà diversa nel giro di due anni, possibile culmine di un calvario iniziato nel 2017: all’epoca il Palermo militava in Serie A e l’allora patron Maurizio Zamparini avviò la ricerca di possibili investitori ed acquirenti. Nel mese di marzo l’imprenditore friulano raggiunse un accordo con l’investitore e personaggio televisivo italoamericano Paul Baccaglini, azionista del gruppo “Integritas Capital”, per la cessione dell’intero pacchetto azionario entro il 30 aprile seguente; tuttavia, il passaggio di proprietà non si concretizzò e Baccaglini decadde dalla carica di presidente affidatagli da Zamparini. I problemi del club rosanero non si fermarono alla retrocessione in Serie B e nella nuova stagione sportiva le difficoltà economiche riemersero: un’istanza di fallimento venne rigettata dal Tribunale del capoluogo siciliano, ma Zamparini decise comunque di cedere il 100% delle quote, questa volta al gruppo britannico “Sport Capital Investments Ltd”. Neppure quest’ultimo è riuscito però a risolvere i problemi societari, abbandonando a sua volta la causa: il board britannico si è prima dimesso, quindi nel febbraio di quest’anno ha riceduto l’intero pacchetto azionario a Daniela De Angeli e Rino Foschi (già dirigenti nella società di Zamparini). Il 3 maggio 2019, poi, è stata la volta della società Sporting Network srl, facente appunto capo alla Arkus dei Tuttolomondo, ora colpiti dal fulmine a ciel sereno costituito dalle richieste della Procura Federale.
I presunti illeciti amministrativi nel mirino della Procura riguarderebbero il periodo 2014-2017 ed il loro autore, diretto o indiretto, sarebbe l’ex patron Maurizio Zamparini (nel frattempo condannato dalla giurisdizione ordinaria per falso in bilancio ed autoriciclaggio), nei confronti del quale il Procuratore Pecoraro ha infatti aggiunto una richiesta di inibizione e preclusione per cinque anni; medesima sanzione, inoltre, è stata ipotizzata per Anastasio Morosi, all’epoca dei fatti presidente del collegio sindacale, mentre due anni di inibizione sono stati chiesti per Giovanni Giammarva, ex presidente del consiglio di amministrazione della società. Il club è stato invece deferito per responsabilità diretta ed oggettiva in merito alle irregolarità. Per difendere i rosanero, i fratelli Tuttolomondo hanno scelto un pool di avvocati composto da Francesco Pantaleone, Francesca Trinchera, Gaetano Terracchio e Antonino Gattuso, i quali stanno per il momento insistendo su questioni di inammissibilità dell’istanza avanzata dalla Procura, riguardante una compagine societaria completamente diversa da quella attuale. In ogni caso, intanto, il TFN ha accolto la richiesta del Benevento di essere ammesso a partecipare al procedimento in qualità di parte interessata all’esito del giudizio.
Qualora le richieste della Procura fossero accolte, in effetti, il Palermo verrebbe relegato all’ultimo posto della classifica del campionato di Serie B in corso, per cui la lotta per la promozione diretta subirebbe uno scossone. Al momento il Palermo è terzo, ad un solo punto di distanza dal Lecce che è secondo, per cui la prima squadra interessata a beneficiare dell’eventuale condanna sarebbe proprio il Benevento, ora quarto con 57 punti; il Verona e il Perugia, invece, potrebbero avere una chance per rientrare nel treno playoff. Il ribaltone, inoltre, cambierebbe i giochi anche in chiave salvezza, dal momento che la relegazione dei Siciliani in ultima posizione avvantaggerebbe il Venezia, che è attualmente terzultimo ma in quel caso avrebbe la possibilità di disputare quantomeno il playout per evitare la retrocessione sul campo. Ad ogni modo, ad una giornata dal termine del campionato e in attesa della sentenza del Tribunale Federale (di rinvio istruttorio o nel merito, ma comunque soltanto il primo grado della giustizia sportiva), diversi scenari potrebbero ancora configurarsi, tenendo i tifosi rosanero col fiato sospeso potenzialmente fino all’inizio della prossima stagione.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: stadionews.it