Cronaca
Palermo in bilico: udienza sullo stupro di gruppo divampa in polemica
La difesa insiste per l'ascolto della vittima - associazioni e cittadini in attesa di giustizia
PALERMO è stato teatro di un caso giudiziario di estrema delicatezza, che vede coinvolti sei giovani indagati per un presunto stupro di gruppo ai danni di una diciannovenne. L'udienza preliminare si è tenuta nella tensione, con una difesa decisa a ribaltare le accuse grazie a presunte nuove prove che indicherebbero il consenso della vittima. Queste prove, però, non hanno trovato spazio nel procedimento durante un'udienza precedente, e ora gli avvocati richiedono una nuova audizione della vittima.
L'incidente, avvenuto il 7 luglio in un cantiere abbandonato del Foro Italico a Palermo, ha scatenato una serie di reazioni contrastanti: da un lato, le famiglie degli indagati attendono fuori dal tribunale, dall'altro, diverse associazioni si sono radunate in un sit-in chiedendo di essere riconosciute come parti civili nel processo.
La situazione è aggravata dal clima di minaccia e aggressione che ha circondato la vittima, ora ospite di una comunità protetta lontana dalla Sicilia. La giovane, secondo quanto riferito dal suo avvocato, sta vivendo un periodo di grande stress emotivo, dovendo affrontare la pressione pubblica e le ripercussioni di quanto accaduto.
La difesa degli imputati, una tattica comune nei casi di stupro secondo l'avvocato della vittima, poggia sul riascolto della giovane in seguito alle nuove prove raccolte. La decisione su questa richiesta verrà presa nella prossima udienza fissata per il 29 aprile, quando si deciderà anche sulla possibilità di ammettere le associazioni come parti civili, una mossa supportata anche dal Comune di Palermo.
Il caso si svolge sotto lo sguardo attento della magistratura, delle parti legali, dei media e dell'opinione pubblica, sottolineando la complessità e la sensibilità delle questioni legali e umane che sorgono da incidenti di questa natura. (Ansa)