Cronaca
Palermo, Arrestato catechista per abusi sessuali su 2 minorenni
PALERMO, 17 GENNAIO 2012- Uno dei crimini più efferati, l’abuso sessuale ai danni di minori, cresce di giorno in giorno a dismisura, e sta raggiungendo livelli improponibili. Stavolta a macchiarsi della pratica inumana, è un insegnante di religione, uno che per professione dovrebbe rifuggire ogni sorta di violenza, e invece, da difensore diviene paradossalmente carnefice.[MORE]
La storia ha come teatro le case famiglie di due Centri della provincia palermitana, in cui operava il catechista. Il male si celava dietro le sembianze di un uomo apparentemente onesto, che con la scusa di preparare due giovanissimi alla cresima, avrebbe abusato di loro. Così L.S., 40 anni, è stato arrestato dai poliziotti della sezione “Reati sessuali e ai danni di minori”, della Squadra Mobile di Palermo, su disposizione del gip di Termini Imerese, Stefania Galli, su richiesta del pm Rosa Caramia, in seguito alle risultanze delle indagini effettuate dagli agenti.
Abusando del ruolo di catechista e del rapporto fiduciario instauratosi con i minori a lui affidati, e con i responsabili delle comunità, l’“orco” avrebbe costretto i giovani a subire atti sessuali. L’educatore parrocchiale è accusato di violenza sessuale in riferimento a episodi di palpeggiamento nelle parti intime e baci sulla bocca ai danni dei due ragazzi ospiti della comunità.
Uno di loro, di 13 anni, a un certo punto ha però deciso di parlare, stanco di subire quelle violenze e quei soprusi, rivelando tutto agli psicologi e agli assistenti sociali della struttura. Il ragazzo, ha aggiunto che l’uomo si sarebbe offerto di fargli del doposcuola nella sua abitazione. Ma, ogni volta che si trovavano soli, cominciava a palparlo e ad ogni diniego del piccolo, il catechista avrebbe ricordato al ragazzino quanto lui avesse fatto per la sua educazione, tentando di comprare il suo silenzio e il suo consenso offrendogli ricariche telefoniche ma anche denaro e oggetti vari.
Le indagini hanno poi rivelato che l'uomo si serviva anche di Facebook per contattare le sue vittime. Durante le intercettazioni telefoniche si è scoperto che l'educatore aveva intrattenuto lo stesso "rapporto ambiguo e morboso" con un altro ragazzo di 17 anni, anch'egli ospite di una casa famiglia. Anche in questo caso l'uomo incontrava il ragazzo una volta la settimana per le lezioni di catechismo ed anche con lui aveva tentato lo stesso approccio. Adesso si attende l’esito del processo, la parola passa ai magistrati.
Maria Lo Porto