Cronaca

Palermo, 168 passeggeri bloccati 30 ore in aereoporto

PALERMO, 8 GENNAIO 2015 – Sono riusciti a partire dopo 30 ore di attesa i passeggeri della Fly Hermes che da Palermo dovevano raggiungere Torino. Il volo era previsto per il giorno dell’Epifania alle 14 ma i passeggeri sono riusciti a decollare solo all’una di questa notte. Durante queste ore sono dovuti restare in aeroporto, tra loro c’era anche una donna incinta.

Una vera e propria odissea per i 168 passeggeri della compagnia maltese. "Non è ammissibile che una compagnia aerea non rispetti i propri passeggeri, lasciandoli in aerostazione senza un minimo di assistenza. Siamo indignati per ciò che sta accadendo con il volo diretto a Torino operato dalla Fly Hermes, che da ieri tiene sotto scacco oltre un centinaio di persone". Lo dice Fabio Giambrone, presidente della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, alla luce dell'ennesimo disservizio creato dalla compagnia.

"Ho scritto una lettera al presidente dell'Enac Vito Riggio per segnalare il mancato rispetto dei diritti fondamentali dei passeggeri da parte della compagnia, che lede gli interessi dei nostri clienti, dell'aeroporto e della città-ha continuato Giambrone -. Gesap si è attivata per dare assistenza a coloro che ritengo vittime di una disastrosa pianificazione dei voli, perpetrata dalla Fly Hermes.
Abbiamo messo a disposizione dei passeggeri una sala dedicata oltre snack e bevande".[MORE]

Il volo doveva partire giorno 6 alle 14, poi è stato rimandato due volte e ogni volta di due ore. Alle 18.30 è stato cancellato, ma i passeggeri avendo superato i controlli non potevano più tornare indietro. L’indomani era stato riprogrammato alle 13.05, poi passato alle 15 e, infine, alle 23.30. Ma anche stavolta qualcosa non è andato per il verso giusto.

Vincenzo Ballone, un passeggero di Casteltermini racconta: “Arrivato l’aereo a Palermo non potevamo partire perché non volevano rifornire il velivolo. Così ci hanno riferito nello scalo uomini della Gesap. Siamo stati in ostaggio altre due ore. Avevamo fatto i controlli di sicurezza e non potevamo andare via nè partire. Una vicenda incredibile”.

Ci sono volute molte proteste e mediazioni per far decollare l’aereo verso Torino. La Gesap ha chiesto l’intervento dell’Enac scrivendo una lettera al presidente Vito Riggio.

(foto dal sito www.mobilitypress.it)

Michela Franzone