Estero

Pakistan, strage di Cristiani: almeno 81 morti

PESHAWAR (PAKISTAN), 23 SETTEMBRE 2013 - All'indomani dell'attacco kamikaze avvenuto nella Chiesa di Ogni Santi di Peshawar, in Pakistan, viene effettuato un bilancio delle vittime. Almeno ottantuno persone, tra cui anche bambini, hanno perso la vita. Si tratta del massacro di cristiani più terribile avvenuto nel Paese.

I feriti sarebbero almeno 150, di cui numerosi versano in condizioni particolarmente gravi. Per questa ragione, il numero dei decessi potrebbe essere destinato a salire nelle prossime ore. A mettere a segno l'attentato, è stato un gruppo di uomini armati, i quali hanno aperto il contro le forze di sicurezza che si trovavano attorno all'edificio, che ospitava circa cinquecento cristiani.[MORE]

Al momento dell'attacco, i fedeli stavano uscendo dalla Chiesa e, mentre un primo kamikaze si è fatto esplodere, i sopravvissuti sono tronati nell'edificio cercando riparo nella navata centrale. Il secondo attentatore è riuscito ad innescare un'esplosione proprio tra i banchi dell'edificio, andando a colpire i cristiani che erano riusciti a rientrare nel luogo sacro dopo il primo attacco.

Nazir John, uno dei superstiti, ha raccontato ai giornalisti: «Ci sono state almeno due esplosioni e ci siamo ritrovati tutti quanti all'inferno. Non appena ho ripreso i sensi e riaperto gli occhi mi sono ritrovato in mezzo al fumo, alla polvere, al sangue e a centinaia di disgraziati in lacrime».

Ahmad Marwat, uno dei portavoce del gruppo talebano pakistano di Jundullah, ha affermato: «Tutti i non musulmani del Pakistan sono potenziali bersagli e continueranno a venir colpiti fino a quando l'America non metterà fine agli attacchi con gli aerei senza pilota sul nostro territorio». Si tratta di una rivendicazione che non fa riferimento esplicito alla Chiesa di Ogni Santi, sebbene lasci intendere che le minoranze religiose potrebbero essere bersaglio degli estremisti islamici.

(Foto da ilmessaggero.it)

Alessia Malachiti